L’offerta di co-investimento Fibercop (Tim) per la banda ultralarga datata 7 ottobre non è conforme: è quanto ha deliberato il Consiglio di Agcom (come di consueto il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi). Ma si tratta solo di uno stop momentaneo: secondo quanto risulta a CorCom nei prossimi giorni l’azienda invierà all’autorità il correttivo per mandare avanti il dossier. E sempre secondo quanto si apprende Agcom avrebbe scritto a Tim di prorogare il termine relativo ai prezzi più favorevoli per l’adesione al co-investimento, che ad oggi sarebbero scadute al 31 dicembre 2022.
La decisione del Consiglio dell’autorità
“Il Consiglio, a maggioranza, ha ritenuto che l’offerta comunicata non è conforme alle condizioni di cui all’art. 87, comma 1, lett. c) del Codice delle comunicazioni elettroniche, perché le condizioni economiche previste per l’adesione nell’anno 2021 devono essere applicate anche ai co-investitori che sottoscrivono l’accordo entro il periodo di 6 mesi decorrenti dalla data di pubblicazione dell’offerta. Pertanto, al momento non sussistano i presupposti perché il market test previsto dal medesimo Codice possa essere avviato”, si legge nella nota emessa a conclusione del Consiglio.
L’iter del progetto e gli obiettivi al 2026
A giugno scorso il progetto, nella sua versione iniziale, era stato formalmente “congelato” a seguito della richiesta dell’azienda – successiva alla notifica a Bruxelles del 7 aprile – di indicizzare i prezzi tenendo conto dell’inflazione. Il progetto rappresenta la prima applicazione in Europa dell’istituto del coinvestimento così come disciplinato dagli articoli 76 e 79 Cece e prevede la realizzazione, entro il 30 aprile 2026, di una nuova rete Ftth/B4 in rete di accesso secondaria “punto-punto” in 2.549 Comuni delle aree grigie e nere individuate da Infratel nella mappatura 2021 per una copertura target totale di 9,7 milioni di unità; la condivisione del rischio a lungo termine attraverso quattro differenti tipologie di accordi strutturali di acquisto (one-way access model) di accessi semi-Gpon e collegamenti in fibra Punto-Punto (P2P) in rete secondaria; la possibilità di partecipare al co-investimento anche attraverso l’acquisito di una partecipazione nel capitale sociale di FiberCop o di eventuali veicoli locali.