Accelerare l’infrastrutturazione nelle aree bianche del Paese, facendo leva anche sull’Fwa, per colmare il ritardo del Piano Bul. Mandare avanti il bando per le aree grigie verificando però con esattezza lo stato dell’arte ossia “scorporando” le zone già coperte dagli operatori e quelle in via di infrastrutturazione. E mettere in campo fondi pubblici anche per il 5G andando ad agire in quei territori dove non ci sono obblighi di copertura da parte degli operatori di Tlc aggiudicatari delle frequenze. Queste, secondo quanto risulta a CorCom, le priorità emerse nel corso dei video-colloqui che il neo ministro alla Transizione digitale Vittorio Colao ha tenuto in questi giorni con Tim, Vodafone, WindTre, Iliad, Fastweb, Open Fiber e Sky.
Fra le tematiche affrontate nel corso dei colloqui anche le lungaggini sul fronte della permessistica e i limiti elettrosmog che Colao aveva peraltro segnalato come una criticità nel Piano che sottopose al Governo Conte quando era a capo della task force.
Si tratta per ora di una prima ricognizione, ma il ministro ha voluto incontrare le telco per capire quali sono le azioni che gli stessi operatori ritengono prioritarie anche tenendo conto dalle risorse pubbliche da mettere in campo. Asstel, l’associazione che rappresenta i principali operatori, ha già lanciato l’allarme sulla “scarsità” di risorse previste nel Recovery Plan messo a punto dal Governo Conte e ha chiesto di portare a 10 miliardi l’ammontare dei fondi per l’infrastrutturazione, pilastro indispensabile per la messa in opera delle iniziative legate alla digitalizzazione di imprese e PA.
Non si è parlato, sempre secondo quanto risulta a CorCom, del tema della rete unica di Tlc: la partita della newco Tim-Cdp non dovrebbe essere nelle mani di Colao ma condivisa fra il Mef e il Mise. Anche se bisognerà sciogliere il nodo delle deleghe a seguito delle nomine dei Sottosegretari. E sul cammino ci sono anche il rinnovo dei vertici in casa Tim e di Cassa depositi e prestiti, entrambi i cda sono in scadenza ad aprile.
Ieri intanto l’Ad di Tim Luigi Gubitosi, in conference call con gli analisti, ha detto che sulla rete unica “sono stati registrati progressi, l’Enel ha annunciato la cessione della quota in Open Fiber a Macquarie, ciò conferma le aspettative iniziali e ci sono sinergie significative con la fusione delle due reti”. Notizia che ha fatto balzare il titolo in Borsa fino al 9%.