Spingere la digitalizzazione della sanità italiana attraverso l’adozione della telemedicina e di servizi innovativi. Inwit è sempre più al fianco degli ospedali in Italia e sono già 15 le strutture sanitarie sul territorio nazionale che hanno adottato le antenne di nuova generazione dell’azienda guidata da Giovanni Ferigo.
In campo i sistemi Das (Distributed Antenna System), “avanguardia tecnologica” di casa Inwit. Le microantenne consentono una connettività “always on” e quindi di erogare sin da subito servizi di telemedicina e teleconsulto che si rendono sempre più necessari per gestire la fase di emergenza Coronavirus ma anche per spingere la digitalizzazione della sanità. Grazie alle microantenne è possibile, ad esempio, effettuare videochiamate e restare in contatto anche laddove il segnale mobile risulta debole.
In grado di portare il segnale wireless anche in location “difficili” e di alzare la performance di cybersecurity, la tecnologia Distributed Antenna System è considerata quella a più elevato potenziale in location quali ospedali appunto, ma anche stadi, uffici, stabilimenti industriali, aeroporti, centri commerciali, stazioni ferroviarie e hotel. Il giro d’affari è stimato a 14 miliardi nel 2024, con un Cagr del 10% .
“Offriamo a pazienti e personale sanitario la possibilità di avere connessioni alle principali reti mobili italiane a prestazioni massime, anche in ambienti chiusi dove il segnale fatica ad arrivare, migliorando sensibilmente la ricezione internet di smartphone e tablet.”, spiega l’azienda evidenziando che l’installazione dei sistemi Das si è rivelata cruciale in particolare nella fase di lockdown e sta continuando a rivestire enorme importanza. “Negli ospedali dotati di tecnologia Das, le migliori performance delle reti mobili hanno permesso di aumentare la tempestività degli interventi, fornendo inoltre agli ospiti delle strutture la possibilità di usare la rete al massimo delle prestazioni nei difficili giorni del ricovero”.
E, soprattutto, le microantenne Das di Inwit sono già predisposte all’implementazione del 5G e quindi all’erogazione di servizi ancor più all’avanguardia quando la quinta generazione mobile sarà “accesa” in modo diffuso sul territorio nazionale. “Le tecnologie di ultima generazione saranno la colonna portante per lo sviluppo della telemedicina – sottolinea l’azienda -. Già oggi è possibile lavorare su una rete ospedale-medici-territorio-pazienti, favorendo il monitoraggio da parte del personale sanitario di quei degenti affetti da malattie croniche o costretti a casa da patologie o in quarantena a causa del Coronavirus. L’avvento della rete 5G, pienamente compatibile on l’attuale infrastruttura di torri e Das di Inwit, farà da volano per lo sviluppo dell’IoT, l’Internet delle Cose, consentendo un ulteriore salto nella cura del paziente”.
Fra l’altro gli investimenti nelle infrastrutture di nuova generazione sono destinati ad aumentare esponenzialmente nei prossimi anni, anche a seguito delle risorse stanziate nell’ambito del Recovery Plan dell’Unione europea e a quelle che il Governo italiano si prepara a stanziare, circa 40 miliardi per spingere la realizzazione delle nuove reti e l’adozione del digitale. E grande attenzione è riservata proprio alla digitalizzazione della sanità. “Il notevole miglioramento della connettività mobile nelle 15 strutture coinvolte – conclude Inwit – conferma il nostro impegno per la diffusione, a supporto degli operatori, delle tecnologie di domani”.