BANDA LARGHISSIMA

Dalla fibra all’iperfibra: a Milano connessioni a 25 Gb per le aziende

Il servizio basato su tecnologia punto-punto Ethernet è a firma di Unidata e Twt. Sarà disponibile entro la fine dell’anno e si espanderà progressivamente in altre città. Nel nostro Paese avanza l’Ultra Ftth: +9% in sei mesi. Lazio, Piemonte e Liguria le regioni al top

Pubblicato il 16 Mar 2023

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Le aziende operative a Milano e nell’hinterland del capoluogo lombardo saranno le prime in Italia a poter disporre di una connettività a banda ultralarga ad una velocità di 25 Gb.  E si tratta di un’assoluta prima nazionale. Ad annunciare la disponibilità del servizio, che sarà attivo entro fine anno, sono Unidata e Twt pronte a lanciare la tecnologia punto-punto Ethernet a 25 Giga che – assicurano le due aziende -non richiede opere strutturali per poterne sfruttare tutta la potenzialità. Sarà sufficiente – spiegano – adeguare gli apparati di rete con interfacce a 25Gbps per supportare in pieno la velocità della linea. E dopo il debutto nel Milanese il progetto coinvolgerà progressivamente altre città italiane. Dall’era della fibra si passa dunque a quella dell’iperfibra.

Per le aziende del territorio spinta alla competitività

“Porteremo nella città un livello di velocità e connettività mai raggiunti prima in Italia – evidenzia soddisfatto Renato Brunetti, presidente e ceo di Unidata e presidente di Twt -. Siamo orgogliosi di essere pionieri di questa prima implementazione digitale che partirà dalla città di Milano, uno dei principali centri pulsanti dell’economia italiana. Auspichiamo che i 25 giga possano rappresentare per le aziende del territorio un’opportunità in più per essere ancora più competitive, digital oriented e performanti sul mercato. Questa importante iniziativa rappresenta una prima significativa milestone della strategia di sviluppo di servizi di connettività, nonché alla diversificazione e rafforzamento dell’offerta commerciale che Unidata intende perseguire attraverso l’integrazione con la neoacquisita Twt”.

“Il nostro obiettivo è quello di supportare fattivamente la digitalizzazione del business italiano attraverso il mix necessario tra capacità di connessione e servizi – aggiunge Alessandra Sponchiado, general manager di Twt -. L’offerta a 25 Gbps risponde alle esigenze delle aziende moderne permettendo la velocità di trasmissione necessaria per il journey verso il cloud e la digital transformation”.

Massime performance per i sistemi in cloud

La connettività aziendale a Milano raggiungerà performance mai toccate in Italia: le velocità medie della fibra sono fino ad 1 giga o 2,5 e solo in alcune aree arrivano fino a 10 giga. Il servizio, oltre a consentire di scaricare in download e di caricare in upload a 25 giga, offre la massima affidabilità in termini di latenza e banda disponibile sul mercato, permettendo così di sfruttare, in tutte le loro opportunità, i trend di digital transformation e servizi cloud con un’esperienza digitale e tecnologica, senza precedenti. Grazie ai 25 giga – sottolineano le due aziende – sarà possibile garantire una connettività molto elevata ai sistemi in cloud e ai data center, non solo per chi ha l’esigenza di trasmissione di file di grandi dimensioni – ad esempio file diagnostica in alta definizione, video o progetti 3D -, ma per tutte le aziende che non possono prescindere da una connessione performante, stabile e sicura.

In Italia cresce l’Ultra Ftth: +9% in sei mesi

In Italia sta aumentando la diffusione della fibra Ftth e della cosiddetta fibra Ultra Ftth: è quando emerge dalle ultime rilevazioni di Sostariffe.it e Segugio.it. Retrocedono di pari passo la fibra misto rame Fttc e il “vecchio” Adsl anche se resta una tecnologia di connessione ancora molto presente nelle case degli italiani.

La diffusione dell’Ftth ha registrato un’importante accelerazione nel corso del 2022. Al confronto fra l’ultimo trimestre del 2021 quello del 2022 il marketshare è passato dal 21% al 38% del totale, con un avanzamento di 17 punti considerando anche le connessioni Ultra Ftth, ossia quelle da almeno 2,5 Gbps. In dettaglio negli ultimi sei mesi del 2022, la Ultra Ftth ha registrato un incremento di 9 punti percentuale che ha portato questa tecnologia fino al 26% del totale. Negli ultimi sei mesi del 2022, invece, l’Ftth (meno di 2,5 Gbps) ha risentito di una battuta d’arresto, retrocedendo di circa tre punti, dal 15% al 12%, segnale di un aggiornamento continuo delle reti della fibra ottica più veloce.

L’Fttc inizia a perdere colpi, facendo registrare una riduzione di circa 14 punti e arrivando al 57% del totale. E nell’ultimo trimestre del 2022 ha perso 7 punti. Riguardo all’Adsl se all’inizio del 2021 aveva una diffusione dell’11%, a fine 2022 è scesa al di sotto del 5%. Un dato che indica il suo progressivo abbandono. Tuttavia l’Adsl rappresenta ad oggi ancora oltre il 23% delle connessioni attive in Italia.

Lazio, Piemonte e Liguria le regioni al top per l’Ultra Ftth

Riguardo alla diffusione di Ftth e Ultra Ftth nelle regioni è il Molise l’unica regione italiana con una percentuale superiore al 50%, seguita da Piemonte e Puglia (entrambe al 47%). Valle d’Aosta, Basilicata e Calabria agli ultimi posti, con percentuali rispettivamente pari a 8%, 23% e 25%. Se si stringe il mirino all’Ultra Ftth sono Lazio, Piemonte e Liguria le regioni in cui la tecnologia si è fatta più strada tra gli utenti. Risulta invece quasi del tutto assente in Valle D’Aosta, Basilicata e Calabria.

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