L'APPROFONDIMENTO

Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dalle Alpi al Mediterraneo: storie di “fibra” all’italiana

La rete di Open Fiber a servizio di due delle regioni più turistiche del Paese in cui la banda ultralarga diventa imprescindibile per lo sviluppo dei territori e per recuperare competitività nella fase post-pandemia

Pubblicato il 22 Lug 2021

fibra-ottica

Un’autostrada digitale ad altissima velocità che corre da Nord a Sud, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Va avanti il piano Open Fiber da oltre 7 miliardi per cablare con tecnologia Ftth le case degli italiani. La spinta allo smart working innescata dalla pandemia, la necessità di una pubblica amministrazione più efficiente e in grado di erogare servizi da remoto, un’istruzione che faccia leva su tecnologie avanzate e soprattutto la sfida della santità digitale impongono un’accelerazione sul fronte dell’infrastrutturazione a banda ultralarga.

“La necessità di una connessione a internet performante e affidabile è uno dei requisiti fondamentali per ogni Paese che vuole essere al passo con i tempi – spiega a CorCom Andrea Falessi, Direttore Relazioni Esterne di Open Fiber -. L’Italia negli ultimi anni ha fatto balzi da gigante nella realizzazione di infrastrutture di rete che abilitano queste e molte altre applicazioni digitali.  La necessità di garantire a tutti una connettività performante non può prescindere dalla realizzazione di reti capillarmente diffuse sul territorio”.

Dal Nord al Sud dell’Italia, dalle vette alpine al Mediterraneo. Valle d’Aosta e Sicilia le regioni che abbiamo preso in esame in questo articolo per mostrare come stanno procedendo i cantieri nelle due regioni che rappresentano l’estremo Nord e l’estremo Sud del Paese.

Sull’isola più grande del Mediterraneo Open Fiber ha investito oltre 440 milioni connettendo le principali città con fondi propri e centinaia di piccoli centri inseriti nelle cosiddette aree bianche grazie al Piano Bul. Un importante impiego di risorse che ha permesso di stendere 630mila km di cavi in fibra ottica e fare della Sicilia un’eccellenza digitale. Le due principali città siciliane – Palermo e Catania – sono state già interamente cablate da OF rispettivamente con 306mila e 175mila unità immobiliari raggiunte in Ftth.

L’importanza di una rete così performante è percepita ancora di più nei piccoli comuni e nelle isole. È il caso, ad esempio, di Salina che dal 2019 beneficia di una infrastruttura della rete di telecomunicazioni ultra-broadband realizzata da Open Fiber nell’ambito del Piano Bul. Un importante passo avanti sia per i turisti che affollano le spiagge durante l’estate che per gli abitanti dell’isola. Come ci racconta Elena Basurto, traduttrice romana che lavora da Malfa anche nel settore delle escursioni nautiche con Blu Salina e nel campo vitivinicolo per la Cantina Caravaglio: “I miei differenti impegni si svolgono in gran parte al computer, grazie alla fibra ottica e all’ottima connessione disponibile posso mantenere contatti professionali con tutto il mondo”. Anche Clara Schwarzenberg, che da quattro anni ha lasciato Parigi per stabilirsi definitivamente a Salina, valuta positivamente l’impatto che ha avuto questa infrastruttura nella sua vista: “la scelta di vivere a Salina è stata possibile anche perché oggi il mondo è connesso. Attraverso la rete in fibra ottica, soprattutto durante la pandemia, ho potuto continuare tranquillamente a svolgere il mio lavoro e pure a cantare in streaming col coro di cui faccio parte a Parigi”.

La percezione del valore aggiunto portato da Open Fiber nei piccoli comuni è chiara anche a Bard in Valle d’Aosta a 1.500 km di distanza dall’isola siciliana. In particolare, nella regione del Monte Bianco Open Fiber ha previsto di connettere 69 comuni raggiungendo un totale di 60.000 unità immobiliari entro il 2022. Ad oggi, sono 14.000 le unità immobiliari che possono viaggiare fino ad 1 giga al secondo in Val d’Aosta. E sono già molti a poter godere dei vantaggi di una connettività a prova di futuro. Roberto Ravo, 24 anni, ingegnere e assessore comunale di Bard (in provincia di Aosta), borgo che conta 120 abitanti distribuiti su un territorio di 3 chilometri quadrati, si dice soddisfatto: “Con la fibra posso fare più cose contemporaneamente come, ad esempio, inviare file di grandi dimensioni senza interruzione e visto che lavoro per una realtà multi cliente mi permette di tenere più Vpn attive senza preoccuparmi delle performance”. Anche ad Ayas, in provincia di Aosta, Open Fiber ha cablato numerose unità immobiliari per garantire un accesso sicuro e rapido a tutti i cittadini e alle strutture alberghiere che possono così garantire i migliori servizi ai propri clienti, come racconta Jarno Venturini albergatore di zona: “I clienti sono sempre più esigenti già negli anni passati chiedevano una connessione più veloce che non potevamo garantirgli avendo solo collegamenti radio o adsl a bassissima velocità. Oggi con l’Ftth posso fornire un servizio veloce e stabile”.

“La strada per garantire a tutti il diritto di accedere ad una rete di ultima generazione è ancora da percorrere, ma passi importanti sono stati fatti e l’iniezione di nuove risorse europee che arriverà con il Pnrr sarà senza dubbio un’occasione per accelerare la digitalizzazione del Paese – evidenzia Andrea Falessi di Open Fiber-. OF, che ha già connesso alla propria rete ultra broadband oltre 12 milioni di unità immobiliari, punta ad accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura e a contribuire a creare le condizioni per portare tutto il Paese nell’era digitale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati