Al via la consultazione pubblica sul Piano di interventi infrastrutturali per la banda ultralarga nelle isole minori: gli operatori interessati hanno 30 giorni per rispondere. L’investimento stimato è di 60,5 milioni di euro, da realizzarsi secondo il cronoprogramma di Infratel, la società in house del Ministero, entro il 2023.
Le finalità del Piano di interventi infrastrutturali
L’obiettivo del Piano è quello di dotare le isole minori di un backhaul ottico che abiliti lo sviluppo della banda ultralarga, l’incremento della copertura delle reti radiomobili, assicurando anche l’evoluzione verso i servizi 5G. Il backhaul ottico sarà accessibile a tutti gli operatori mediante Punti di Accesso al Backhaul Sottomarino (Pabs.) che sono stati individuati in base al criterio della minore distanza dalle dorsali ottiche esistenti, dall’eventuale Punto di Consegna Neutro, se presente nell’isola, e dall’approdo del cavo sottomarino. Le gare dovrebbero partire a giugno.
Più nello specifico, è prevista la posa di cavi sottomarini in sostituzione dei ponti radio per connettere Capraia nell’arcipelago Toscano, le Isole Pontine, Ustica, le Egadi, le Tremiti, e in Sardegna per l’Asinara e le Sulcitane; nuovi cavi per ampliare la banda nelle Eolie e proteggere il collegamento di Stromboli, Panarea, Filicudi; completare l’anello ottico per proteggere il traffico nelle Pelagie e sostituire un collegamento obsoleto (25 anni) tra Mazara e Pantelleria. Nel caso una di queste aree sia già nei piani degli operatori dei prossimi tre anni “dovrà impegnarsi a rispettare tali scadenze nel corso del triennio, a partire dal primo anno e dovrà rendicontare ogni fase al Ministero per il tramite di Infratel”.