“I numeri del terzo trimestre già mostrano che la direzione è quella giusta. Ma puntiamo più in alto”: Fabrizio Casati, Chief Wholesale Officer di Fastweb, fa il punto con CorCom sul piano, annunciato a luglio scorso, che mira a rafforzare il ruolo della telco in qualità di fornitore all’ingrosso di servizi di accesso.
Casati, perché questa scelta e cosa prevede il “Piano wholesale” in termini di business?
Il ruolo della divisione wholesale sta mutando natura e crescendo di rilevanza nelle strategie della nostra azienza. Fastweb ha asset enormi su cui fare leva, una rete in fibra ottica con estensione a livello nazionale che significa una copertura di 22 milioni di case in accesso Ftth e Fttc ed un’enorme esperienza nella gestione di servizi sia per clienti business sia per clienti consumer. Per questo abbiamo deciso di rafforzare anche la divisione Wholesale e diventare un operatore all’ingrosso a 360 gradi. I numeri del terzo trimestre già mostrano che la direzione è quella giusta, con una crescita dell’8% in termini di ricavi dai nostri servizi core. Puntiamo a raggiungere una quota complessiva del mercato wholesale ultra-broadband “contendibile” (cioè escludendo le connessioni che Tim fornisce alle proprie divisioni retail) tra il 10 e il 15% entro i prossimi 3 anni. Si tratta di un obiettivo molto ambizioso considerando che fino ad oggi Tim presidia in modo quasi esclusivo il mercato della fornitura di accessi wholesale
Stando agli annunci di luglio è previsto anche un piano di espansione delle tecnologie di accesso. È possibile dettagliare?
Quello che mettiamo a disposizione degli altri operatori non è solo la nostra rete Ftth – che raggiunge già oggi 4 milioni di case e passerà presto a 5 milioni – ma anche altre tecnologie a connettività ultraveloce come Fttc e Vula: per queste due acquisiamo una piccola parte delle infrastrutture di accesso (solo gli ultimi 200 mt) da Tim. In questo modo raggiungiamo una copertura di accessi a banda ultralarga che va oltre il 75% e possiamo porci come “one stop shop” nel mercato: gli operatori che si rivolgono a noi hanno la garanzia di avere la più ampia copertura ultrabroadband disponibile nel paese. In sintesi, mettiamo a disposizione una piattaforma di servizio UltraBroadBand per il mercato Wholesale che rende disponibili tutte le tecnologie di accesso a livello nazionale con una sola architettura di interconnessione ed una sola integrazione tra i sistemi IT di Fastweb e degli operatori-partner. E chiaramente questa piattaforma sarà integrata in futuro anche con la tecnologia Fwa basata su frequenze 5G che già oggi Fastweb sta testando per il mercato consumer.
Avete già siglato accordi con Tiscali e Wind Tre: sono previste altre partnership per accelerare la vostra presenza nel mercato wholesale?
La nostra offerta è disponibile a tutti gli operatori e, proprio per la copertura nazionale e la caratteristica di “one stop shop”, sappiamo che le nostre soluzioni possono essere di grande interesse in modo particolare per nuovi operatori che si apprestano ad entrare nel mercato dei servizi di accesso ad internet e vogliono offrire ai loro clienti connessioni a banda ultralarga di alta qualità. È un periodo particolarmente dinamico nel mercato – con nuovi entranti che stanno pianificando il lancio dei loro servizi fissi – e questa per noi è una grande opportunità.
Qual è il ruolo della fibra nello sviluppo del 5G? Questa vostra espansione nel wholesale si riverbera anche sulla roadmap 5G?
Essendo un operatore infrastrutturato a livello nazionale, Fastweb è impegnatq da sempre nel supportare altri operatori di rete fissa e di rete mobile nella realizzazione dei loro backbone di rete. Ad esempio, negli anni più recenti abbiamo realizzato il collegamento di circa 8.000 antenne di rete mobile in fibra ottica. Questo ha supportato la crescente richiesta di performance delle reti di ultima generazione, in particolare 4G e 4,5G, ma diventerà un fattore critico per le reti 5G. Sicuramente come operatore wholesale, il nostro ruolo continuerà a crescere nei prossimi anni perché il collegamento in fibra ottica di antenne macro (quelle delle reti mobili attuali) e small cell (che si diffonderanno con il 5G) sarà determinante per permettere agli utenti di beneficiare dei vantaggi offerti dal 5G: maggiori performance – più velocità – minore latenza – per applicazioni verticali sensibili alla trasmissione dati real time -, maggior affidabilità con architetture di rete evolute e virtualizzazione delle reti).
Siete partner e allo stesso tempo competitor di Tim e Open Fiber. Quali sono i benefici della cooperazione e cos’è che vi distingue nella competizione?
Il nostro approccio è sempre stato coerente: cerchiamo di realizzare il più possibile infrastruttura proprietaria, perché questo ci permette di differenziarci ed innovare. Nella nostra strategia, specie alla luce dello sviluppo del 5G Fwa, l’utilizzo di rete ultrabroadband di altri operatori sarà sempre più marginale. Solo dove non è necessario investire per differenziarsi, utilizziamo la rete di accesso di altri operatori e la integriamo nella nostra piattaforma di servizio. È proprio questo il nostro punto di forza: abbiamo una copertura di gran lunga superiore a chi offre solo Ftth e i nostri clienti si possono concentrare sull’offerta per i propri clienti finali sapendo che Fastweb li supporta su tutte le infrastrutture di accesso attuali (Ftth, Fttc) e future (Fwa 5G). Ovviamente i nostri clienti possono beneficiare della robusta esperienza sulle reti in fibra ottica ormai ventennale, il che vuol dire che conosciamo bene le soluzioni da mettere in campo nelle fasi di attivazione e manutenzione e offriamo ai nostri partner il miglior servizio disponibile in ogni territorio, proprio facendo leva sulla nostra conoscenza diretta del mercato.