LE DECISONI DELLE AUTHORITY

Fibercop, il dossier Antitrust slitta a metà febbraio. Agcom avvia una consultazione “bis”

La conclusione dell’istruttoria avviata un anno fa è stata rimandata a seguito degli esiti della consultazione pubblica e degli impegni presi dalle società sotto esame. Atteso il parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che intanto lancia una seconda “puntata” sull’offerta di co-investimento

Pubblicato il 04 Gen 2022

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L’autorità Antitrust ha deciso di posticipare al 15 febbraio la conclusione del procedimento avviato un anno fa con l’apertura dell’istruttoria nei confronti di Telecom Italia, Fastweb, Teemo Bidco, FiberCop, Tiscali Italia e Kkr relativa ai contratti che regolano la costituzione e il funzionamento di FiberCop e gli accordi di fornitura con Fastweb e Tiscali.

La decisione fa seguito alle comunicazione dello scorso agosto con le quali le società hanno presentato impegni ed anche all’esito della relativa consultazione pubblica avviata a settembre e alle comunicazioni di novembre con cui le società in questione hanno presentato le proprie osservazioni in merito agli esiti della consultazione stessa. Si ritiene “necessaria una proroga del termine di conclusione del procedimento, attualmente fissato al 31 dicembre 2021, al fine di valutare compiutamente l’idoneità di tali impegni a risolvere le preoccupazioni concorrenziali evidenziate nel provvedimento di avvio del procedimento, acquisendo altresì il parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni”, si legge nel bollettino dell’Antitrust. Atteso dunque il parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – la richiesta è stata inoltrata dall’Antitrust contestualmente alla decisione di posticipare la conclusione del proprio dossier.

Intanto secondo quanto risulta a CorCom l’authority presieduta da Giacomo Lasorella ha deciso di avviare una consultazione bis sull’offerta di coinvestimento Fibercop a seguito di quella lanciata lo scorso marzo con la delibera 110/21/Cons .

“L’Autorità, nella seduta del Consiglio del 3 gennaio, a maggioranza, ha valutato, in linea di principio, conforme all’art. 76 del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche la versione consolidata dell’offerta di coinvestimento di Tim per la realizzazione di nuove reti ad altissima capacità (Vhc) e ha deciso di avviare una consultazione pubblica sul conseguente trattamento regolamentare della nuova rete oggetto dell’offerta“, si legge nella nota diramata oggi dall’autorità in cui si puntualizza che “si tratta della prima applicazione in Europa delle disposizioni del nuovo Codice in materia di coinvestimento“.

Agcom ricorda che l’offerta di Tim prevede la realizzazione di una nuova rete in fibra ottica fino ai locali degli utenti finali con condivisione del rischio a lungo termine, attraverso cofinanziamento o accordi strutturali di acquisto e che le valutazioni hanno riguardato in particolare l’offerta nella sua versione trasmessa lo scorso 22 dicembre 2021 – che tiene conto delle richieste di modifiche e integrazioni formulate a Tim dall’Autorità, a seguito del market test (delibera n. 110/21/CONS) nel quale le parti interessate – potenziali coinvestitori o richiedenti l’accesso – hanno espresso il proprio parere in merito alla conformità degli impegni offerti alle condizioni stabilite dal Codice.

“La consultazione pubblica appare utile al fine di acquisire il punto di vista del mercato sulla proposta di trattamento regolamentare, prima di procedere alla notifica dello schema definitivo di provvedimento alla Commissione europea”, puntualizza l’autorità che ha ritenuto, inoltre,  opportuno inviare il testo dello schema di provvedimento all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per il rilascio di un parere, secondo quanto previsto dall’art. 87 comma 2 del Decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, entrato in vigore il 24 dicembre 2021.

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