IL DOSSIER BANDA ULTRALARGA

FiberCop, via libera da Bruxelles. Colloqui “segreti” Gualtieri-de Puyfontaine sulla rete unica

Nessuna concentrazione: la Commissione Ue dà l’ok al progetto di newco Tim-Kkr-Fastweb. Su AccessCo bocche cucite in casa Vivendi, ma il Governo italiano starebbe lavorando a una soluzione win-win per trovare la quadra sulla banda ultralarga e l’emendamento salva-Mediaset. Patuanelli incontra Le Maire

Pubblicato il 26 Nov 2020

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Nessuna concentrazione a danno della concorrenza: la Commissione europea dà il disco verde alla newco wholesale FiberCop che vede in campo Tim (58%), il fondo americano Kkr (37,5%) e Fastweb (4,5%). L’azienda guidata da Luigi Gubitosi non deve quindi notificare il progetto all’Europa e può andare avanti senza ostacoli: è previsto entro fine anno lo scorporo della rete secondaria da conferire nella newco per poi avviare l’operatività – secondo quanto annunciato da Gubitosi – nel primo trimestre 2021.

Riguardo al progetto di Rete unica AccessCo sono due le indiscrezioni dell’ultim’ora: la prima riguarda un colloquio fra il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e Arnauld De Puyfontaine, il ceo di Vivendi, azionista numero uno di Tim. Secondo quanto scrive il Sole 24Ore la telefonata intercorsa fra i due avrebbe avuto come oggetto sia l’emendamento “salva-Mediaset” a seguito della sentenza della Corte Ue che manda in pensione la Legge Gasparri, sia soprattutto il progetto di rete unica di Tlc. Il ministro avrebbe chiesto al ceo di Vivendi di “astenersi dall’interferire sul progetto di rete unica” si legge sul quotidiano di Viale dell’Astronomia, anche se è difficile credere che le cose stiano in questi termini. Se è vero che il Governo sta facendo fortemente la sua parte e punta a mandare avanti il progetto – sono state inviate due lettere ai cda di Tim e Enel in merito alla questione, modalità sicuramente “irrituali” quanto meno nella forma più che nella sostanza – è anche vero che una richiesta addirittura di “non interferenza” fatta al maggiore azionista dell’azienda appare fin troppo spinta. Che si sia discusso dell’operazione è invece più che ovvio. Il silenzio di Vivendi sulla vicenda è già di per sé il chiaro segnale che sia stato dato il via libera a procedere, anche se non mancherebbero le frizioni. Pare che Arnauld De Puyfontaine abbia “strigliato” nei giorni scorsi il management di Tim in merito valore del titolo.

Il secondo rumor è a firma di Reuters: il Governo italiano starebbe lavorando fianco a fianco con Vivendi per mandare avanti il progetto di rete unica. E stando all’agenzia il Governo avrebbe rassicurato i francesi in merito alla propria posizione in Tim (la Cassa è in quota con quasi il 10%) relativamente alla presentazione della lista per il rinnovo del cda previsto nel 2021. La lista dovrebbe essere presentata dal consiglio uscente. Il supporto di Vivendi potrebbe essere determinante per l’approvazione di qualsiasi decisione di natura straordinaria nell’assemblea degli azionisti di Tim.

Intanto oggi il ministro del Mise Stefano Patuanelli ha ricevuto il Ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire. “Nell’ambito del piano europeo di ripresa e resilienza, Patuanelli e Le Maire hanno concordato di coordinare da vicino i rispettivi piani strategici nazionali di ripresa, in modo da sviluppare economie più verdi, digitali e resilienti”, si legge nella nota emessa dal Mise a seguito dell’incontro. E i due Paesi “concordano di cooperare investendo insieme in nuovi progetti nei settori del futuro: idrogeno, microelettronica, cloud ed economia digitale”. Nessun accenno alla rete unica di Tlc, ma sicuramente i due avranno affrontato la questione.

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