RETI

Fibra ottica, la Germania opta per una regolazione “light”

Dal regolatore tedesco doppio approccio: sul rame stretta sul potere di mercato di DT, con nuove norme “ex ante”. Ma per la fibra le norme devono limitarsi al minimo per favorire investimenti, alleanze e negoziati sui prezzi

Pubblicato il 28 Mag 2019

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Il regolatore tedesco delle comunicazioni Bundesnetzagentur (BNetzA) dice sì all’alleggerimento normativo sul mercato dell’accesso alle reti in fibra allo scopo di favorire il raggiungimento di una copertura nazionale dell’ultra banda larga con  la Fiber-to-the-home (Ftth).

L’agenzia ha pubblicato i risultati della sua periodica analisi del mercato dell’accesso all’ultimo miglio e tra le raccomandazioni scrive che la regolamentazione delle reti in fibra ottica in Germania dovrebbe “limitarsi al minimo necessario”, secondo la bozza pubblicata e che resterà aperta alla consultazione pubblica fino al 1 luglio.

Meno regole renderanno “più attraente” per le aziende di telecomunicazione accordarsi e più facile negoziare i modelli di prezzo. Limitando il peso normativo la Bundesnetzagentur spera che “possa essere sfruttato il potenziale per gli investimenti privati”.

Il regolatore tedesco ha condotto un’estesa analisi delle condizioni di mercato in Germania concludendo che nelle Tlc l’ex incumbent Deutsche Telekom continua a godere di un significativo potere: ha uno share elevato su scala nazionale e forte capacità di determinare i prezzi di accesso. Nonostante gli operatori di rete concorrenti (anche nel cavo) abbiano migliorato il loro posizionamento, questi non riescono a limitare il predominio di DT, continua l’agenzia, e il contesto non sarà modificato in modo sostanziale dalla fusione tra Vodafone e Unitymedia, che dovrebbe chiudersi entro l’estate. Di conseguenza, la Bundesnetzagentur ha iniziato a elaborare nuove regole ex ante da imporre a Deutsche Telekom per garantire l’accesso alla sua rete nel rame.

Tuttavia, sul segmento considerato ancora nascente dell’Ftth si va verso un allentamento delle restrizioni, con una regolazione light touch in cui la regola fondamentale sarà il requisito di accesso non-discriminatorio alle reti in fibra per i fornitori alternativi. “Le reti in fibra ottica non devono essere soggette a dettagliate regole ex-come le reti in rame”, indica la Bundesnetzagentur.

L’agenzia sottolinea, infatti, come i mercati del rame e della fibra (entrambi coperti dallo studio) abbiano delle sostanziali differenze e le regole dell’uno non si possono trasporre direttamente sull’altro. Anche i prodotti di banda larga su rame o su fibra sono differenti, scrive il regolatore.

L’approccio light touch risponde alle richieste arrivate da aziende e associazioni di settore, desiderose di un quadro normativo che agevola gli accordi flessibili tra i player della fibra e aiuta le aziende che investono a negoziare i prezzi e a forgiare alleanze, incoraggiando lo sviluppo del mercato.

L’accordo del governo di coalizione alla guida della Germania dal marzo del 2018 ha posto tra i suoi obiettivi quello di rendere il paese “un’eccellenza mondiale dell’infrastruttura digitale” e di portare “la fibra ottica in ogni regione e cittadina, il più vicino possibile alle case” entro il 2025.

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