Una rete sottomarina da 900 km in fibra ottica che nel mar Tirreno collegherà Mazara del Vallo a Genova con un punto di snodo in prossimità di Roma-Fiumicino: Unidata e il Fondo Ipc (Infrastrutture per la crescita Esg) di Azimut hanno firmato gli accordi vincolanti per la realizzazione della nuova infrastruttura (il progetto è stato annunciato lo scorso settembre) attraverso Unitirreno Submarine Network, società di scopo a cui fa capo la rete.
La newco Unitirreno
Unitirreno sarà partecipata al 96% da una HoldCo – partecipata a sua volta per il 66,67% dal Fondo Ipc e 33,33% da Unidata, con la possibilità da parte di quest’ultima di arrivare a detenere una quota di maggioranza una volta che sarà terminata la fase di realizzazione, – e al 4% da alcuni manager promotori dell’iniziativa con comprovata esperienza nel settore delle telecomunicazioni.
Investimento da 80 milioni di euro
Unitirreno effettuerà un investimento complessivo stimato in circa 80 milioni, finanziati da equity per 36 milioni (in particolare Unidata investirà un ammontare compreso tra 12 milioni e 18 milioni), e per i restanti 44 milioni circa, dal sistema bancario e da autofinanziamento generato dall’operazione.
Fibre ottiche sottomarine: investimenti per 2,5 miliardi entro il 2024
Il mercato delle fibre ottiche sottomarine è in forte espansione con una previsione di investimenti a livello globale di 2,5 miliardi di dollari nel periodo 2022-2024. Ad oggi quasi tutto il traffico Internet mondiale (oltre il 95%) viene trasportato attraverso una rete globale di oltre 400 dorsali in fibra ottica che, complessivamente, si estendono per 1,3 milioni di chilometri. Occorrono investimenti per supportare i volumi crescenti di dati e la loro velocità di trasmissione e collegamento (sviluppo 5G, iCloud, cybersecurity, contenuti audio/visivi, metaverso, realtà aumentate, telemedicina, smart cities, ecc).
La rete sarà realizzata da Alcatel Submarine Networks ed Elettra Tlc
Alcatel Submarine Networks ed Elettra Tlc le due società che realizzeranno la rete che, come annunciato in una nota, “sarà il primo sistema Open Cable a 24 coppie di fibre ottiche, nella regione del Mediterraneo con tecnologie sottomarine all’avanguardia volte a soddisfare le sempre più crescenti esigenze di banda larga sia a livello nazionale sia internazionale”. In dettaglio, è prevista una velocità di 20 Tbps (terabyte al secondo) per coppia di fibre che si traduce in una capacità totale del sistema pari a 480 Tbps sulla tratta principale e di 320 Tbps sulla diramazione a 16 coppie di fibre verso Fiumicino. La nuova rete comprenderà anche unità di diramazione stubbed per facilitare futuri atterraggi in Sardegna e/o a Palermo.
Unidata-Azimut: collaborazione win-win
“Siamo molto soddisfatti di collaborare nuovamente con Azimut Libera Impresa Sgr, consolidando così la nostra partnership, per la realizzazione di questo grandioso progetto che rafforzerà lo sviluppo dell’infrastruttura digitale italiana, permettendoci di essere alternativi all’attuale snodo di Marsiglia e di fornire punti di approdo strategici per i cavi intercontinentali provenienti dall’Asia e dall’Africa- commenta Renato Brunetti, presidente e ceo di Unidata – Unitirreno, collegando via mare la Sicilia con la capitale e con il Nord Italia, fornirà solide rotte marine e consentirà lo sviluppo di importanti sinergie tra lo snodo di Roma-Fiumicino e il data center green che realizzeremo in loco sempre insieme ad Azimut Libera Impresa Sgr a partire dai prossimi mesi”.
“La fattiva e preziosa collaborazione con Unidata ci permette di aggiungere al portafoglio del Fondo Ipc un altro investimento in un’infrastruttura determinante per la transizione digitale del Paese e per la sua economia, che coniuga perfettamente il ritorno in termini economico-finanziari con impatti positivi sulla collettività – evidenzia Andrea Cornetti, amministratore delegato Infrastrutture e Real Estate Azimut Libera Impresa Sgr -. La nostra attenzione alle dimensioni di Sostenibilità è massima ed è confermata dalla valutazione realizzata dal Comitato Tecnico del Fondo secondo la quale l’investimento andrà a contribuire al raggiungimento di 8 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”.