L’OUTLOOK

Fibra ottica, sul take-up in Europa tre scenari possibili



Indirizzo copiato

Secondo Ing Bank l’inerzia dei consumatori è l’ostacolo numero uno e se persisterà non si potrà superare il 65% di qui al 2028. La spinta vera potrà arrivare da nuove offerte e campagne di marketing mirate. Ma non vanno sottovalutati i vincoli contrattuali esistenti e la necessità per i consumatori di cambiare dispositivi domestici

Pubblicato il 17 gen 2025



Screenshot 2025-01-17 alle 13.18.08

Il panorama delle telecomunicazioni in Europa sta vivendo un momento cruciale, caratterizzato da una transizione infrastrutturale epocale. Mentre le reti di fibra ottica si espandono a ritmo sostenuto, il focus si sposta sull’aumento del tasso di adozione, che rappresenta oggi la sfida più importante per il settore. Nonostante gli ingenti investimenti, l’adozione da parte delle famiglie rimane al di sotto delle aspettative, con un modesto incremento di appena 1,3 punti percentuali tra il 2022 e il 2023, come riportato dal Ftth Council Europe. Secondo un’analisi di Ing Bank, se questa situazione perdurerà, sarà difficile superare un tasso di adozione del 65% entro il 2028.

Tre scenari per il take-up della fibra

Il rapporto delinea tre possibili scenari per il futuro del take-up della fibra: uno scenario base, caratterizzato da un incremento costante delle sottoscrizioni; uno scenario di alta crescita, supportato da campagne aggressive e offerte innovative; e uno scenario di bassa crescita, determinato dalla persistente resistenza dei consumatori. In ciascun caso, la competizione a livello locale diventa cruciale, specialmente per i piccoli operatori che devono competere con i giganti del settore.

Transizione verso la fibra passaggio vitale

La transizione verso le infrastrutture in fibra è di vitale importanza per le economie digitali europee. Non solo la fibra ottica è più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle reti tradizionali, ma è anche la colonna portante di innovazioni come le città intelligenti e l’Internet delle cose (IoT). Gli ambiziosi obiettivi del Digital Decade dell’Ue puntano a una penetrazione della fibra oltre il 90% entro il 2028, un traguardo che le maggiori economie europee stanno perseguendo con determinazione.

Le telecomunicazioni europee devono quindi affrontare un mercato in continua evoluzione, frammentato e competitivo, dove l’innovazione e la capacità di offrire servizi integrati saranno determinanti. La sfida per gli operatori sarà non solo garantire la copertura totale della fibra, ma anche massimizzare il ritorno sugli investimenti attraverso l’adozione diffusa e l’offerta di soluzioni di connettività all’avanguardia. In questo contesto, la pianificazione strategica e il marketing mirato appariranno come gli strumenti più efficaci per guidare il cambiamento e soddisfare le crescenti aspettative dei consumatori digitali.

Stimolare la domanda: il potere del marketing

I consumatori, infatti, mostrano una certa resistenza al cambiamento, spesso a causa della loro soddisfazione con i servizi esistenti forniti da tecnologie xDSL e coassiali. Questa inerzia è ulteriormente alimentata da vincoli contrattuali che vincolano gli utenti ai provider attuali e dalla percezione che il passaggio alla fibra comporti disagi, come la necessità di installare nuovi dispositivi o modificare le proprie abitudini digitali.

Tuttavia, come detto, esistono delle strategie promettenti per stimolare la domanda. In primo luogo, le campagne di marketing personalizzate e le nuove offerte commerciali possono rappresentare un vero e proprio volano per l’adozione della fibra. Queste iniziative potrebbero essere particolarmente efficaci in aree geografiche selezionate, dove l’analisi dei dati può identificare le zone a maggior potenziale di penetrazione.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5