il finanziamento

FibreConnect, dalla Bei 50 milioni per la banda ultralarga nelle aree industriali



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La linea di credito finalizzata alla realizzazione di un’infrastruttura in fibra per sostenere lo sviluppo delle imprese italiane da completare entro il 2027. Cialdino: “Nostro modello unico in Europa”

Pubblicato il 24 giu 2024



banda ultralarga, fibra

Ammonta a 50 milioni di euro l’accordo di finanziamento che FibreConnect, operatore indipendente che offre, in modalità wholesale only, servizi di connettività ad alte prestazioni per le imprese nelle Aree Industriali e Artigianali (Aia) italiane, ha siglato con la Banca Europea per gli Investimenti (Bei).

La nuova linea di credito è finalizzata a sostenere lo sviluppo di una rete in fibra ottica (Ftth) in Italia che colleghi le aree industriali e artigianali per consentire alle imprese di avere accesso alla linea a banda larga ad altissima capacità. La realizzazione dell’infrastruttura è iniziata nel 2023 e il progetto ne prevede la conclusione entro il 2027.

Già servite oltre 40mila imprese

Dall’inizio del 2023 a oggi, FibreConnect ha reso disponibile la fibra ottica a oltre 40.000 imprese dislocate in 85 diverse Aree Industriali e Artigianali (Aia) distribuite sull’intero territorio nazionale e ha attivato la dorsale di rete di lunga distanza che consiste in circa 4.000 km di fibra ottica che collega 20 PoP e i principali Internet Exchange nazionali, equipaggiata con sistemi di trasmissione ad altissima capacità.

Il supporto della Bei darà sostegno al modello di business di FibreConnect che avvia partnership con fornitori di servizi di connessione internet (Isp) basati sul territorio per sviluppare la rete, garantendo una partecipazione ai ricavi. I partner vengono individuati a partire dalle necessità del mercato e, quindi, dalla domanda di servizi da parte delle imprese. In un contesto in cui il tradizionale modello di finanziamento delle infrastrutture – che fa leva sugli incentivi pubblici e su schemi normativi finalizzati a rendimenti garantiti – esprime profonde criticità, FibreConnect adotta un approccio innovativo che assicura che i fondi raccolti vengano investiti nella rete e che l’azienda si concentri sulle aree in cui esiste la domanda del mercato.

“Un approccio unico”

“Il supporto della Bei testimonia la rilevanza del nostro progetto per lo sviluppo e la transizione digitale dell’Italia. L’accordo siglato è estremamente rilevante anche dal profilo finanziario: il nostro modello di business, infatti, si basa sull’attivazione della leva finanziaria con nuovo debito solo per sostenere la realizzazione di investimenti in attività immobilizzate. Un approccio, quindi, unico per il settore delle infrastrutture in Italia e in Europa”, commenta Giovanni Cialdino, Cfo e Co-Founder di FibreConnect.

La nuova infrastruttura tecnologica è un elemento chiave per favorire la transizione digitale del Paese andando a coprire le imprese, specialmente quelle di piccole e medie dimensioni, che sono localizzate nelle Aree Industriali Artigianali (Aia) non ancora raggiunte dalla connessione: in Italia esistono oltre 14.000 agglomerati industriali, artigianali e commerciali, caratterizzati da una densità decisamente inferiore rispetto ai centri abitati. Le imprese situate nelle Aia potranno usufruire di servizi ad alta velocità – come, per esempio, accesso al cloud o soluzioni avanzate di cybersecurity – con banda simmetrica e soprattutto garantita, ovvero non condivisa con gli altri utilizzatori della rete.

Questo finanziamento va ad integrare il capitale raccolto da FibreConnect attraverso investitori infrastrutturali istituzionali a due anni dall’avvio della sua operatività. L’azienda, infatti, aveva già siglato, a giugno 2023, un accordo con un pool di banche composto da Natixis Cib – banca leader con una piattaforma globale e forte presenza sul mercato italiano – e Banco Bpm – uno dei principali istituti di credito italiani – per un finanziamento pari a €150 milioni.

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