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Ftth, Adiconsum: “La velocità promessa dalle telco non corrisponde a realtà. Servono nuove regole”

Secondo un’indagine dell’associazione dei consumatori la situazione cambia a seconda dell’uso delle tecnologie messe in campo. “Come già successo con l’Adsl regna la confusione nelle offerte”. La dicitura “fino a” non chiarisce i livelli minimi garantiti

Pubblicato il 15 Feb 2022

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La velocità delle connessioni in fibra corrisponde a quella pubblicizzata dalle telco? La ricognizione dello status quo è stata fatta da Adiconsum in un’indagine basata sulle informazioni che gli operatori pubblicano relativamente alle loro offerte e secondo l’associazione dei consumatori le cose non tornano. “L’indagine ha evidenziato che, come accadde in passato per l’Adsl, i consumatori vanno in confusione, a causa delle aziende che fanno offerte puntando sulla velocità di connessione più alta dichiarando 1Gbit/s, 2.5Gbit/s, 5Gbit/s e 10Gbit/s, senza indicare, quasi sempre, il minimo garantito. Tutto ciò non permette al consumatore di fare le opportune e necessarie comparazioni fra le offerte”, evidenzia Pierpaola Pietrantozzi, Segretario nazionale Adiconsum.  Gli abbonamenti pubblicizzati si riferiscono alla fibra Ftth, cioè la fibra ottica che arriva fino all’abitazione dell’utente.

La velocità di connessione può assumere diversi valori a seconda delle tecnologie utilizzate ossia Gpon, Epon e Xgs-Pon. Secondo Mauro Vergari, Responsabile Ufficio Studi, Innovazioni e Sostenibilità di Adiconsum “tutte le aziende, quando reclamizzano la velocità, usano il termine “fino a”, che non chiarisce la velocità effettiva raggiungibile all’attivazione. Ciò perché la vera tipologia di connessione possibile si conosce solo dopo l’individuazione dell’indirizzo dell’attivazione, dato che la cablatura non viene realizzata dal venditore dell’abbonamento”. Ad aggiungere carne al fuoco la nuova offerta lanciata da Iliad: “Il recente lancio pubblicitario del nuovo abbonamento di telefonia fissa per la connessione alla rete in fibra Ftth con una originale velocità indicata di 5G bit/s complessivi ci ha spinto ad avviare l’indagine per verificare le informazioni pubblicitarie delle principali aziende del settore, relative alla vendita di connessioni in fibra, ponendo particolare attenzione alle velocità di
connessione reclamizzate”, spiega Carlo De Masi, Presidente dell’associazione. A tal proposito nei giorni scorsi il Codacons ha presentato un esposto ad Antitrust e Agcom in merito alla nuova offerta di Iliad, chiedendo alle autorità di inibire la condotta (secondo il Codacons lo spot è ingannevole) ed applicare sanzioni nonché di valutare lo stop della campagna pubblicitaria. E la stessa Adiconsum ha inviato una segnalazione ad Agcom. (QUI LA LETTERA).

Considerata la situazione Adiconsum chiede nuove regole che “facciano chiarezza sulle tecnologie usate, pongano fine ai messaggi pubblicitari confusi e fuorvianti, non utilizzino il termine “velocità fino a…”, che non garantisce trasparenza, ma rappresenta solo una probabilità, indichino sempre la velocità minima garantita, unico parametro riconosciuto da Misurainternet e che permette il reclamo per inadempienza contrattuale”.

Ecco le specifiche rinvenute sui siti delle varie aziende da Adiconsum

  • Tiscali e Sky Wifi utilizzano Gpon e propongono max velocità fino 1Gbit/s;
  • WindTre propone max velocità fino 1Gbit/s ma non specifica la tecnologia;
  • Fastweb utilizza Gpon e propone max velocità fino 2.5 Gbit/s (non per tutti e non spiega il perché, propone anche 1Gbit/s)
  • Vodafone propone max velocità fino 2.5Gbit/s e non specifica la tecnologia;
  • Iliad utilizza Epon e anche Gpon. Con tecnologia Epon propone max velocità fino 5Gbit/s ma specifica che la velocità proposta è raggiungibile complessivamente fra porte Ethernet e Wi-Fi. Con tecnologia Gpon propone max velocità fino 1Gbit/s.
  • Tim utilizza Gpon e propone due abbonamenti a max velocità fino a 1Gbit/s e fino 2.5 Gbit/s. Utilizza anche tecnologia Xgs-Pon (sperimentale ma commercializzata) e propone max velocità fino a 10Gbit/s.

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