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Ftth, Sky Italia corre veloce ma Iliad è alle costole



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Ha una quota del 5,5% superiore al 5% di Iliad che però guadagna l’1,6%. Fastweb, WindTre e Vodafone perdono rispettivamente il 2,3%, l’1,1% e lo 0,4%. Tim sale di due punti. In aumento anche il peso degli operatori “minori” che cubano circa l’8%

Pubblicato il 26 lug 2024



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È una piccola grande rivoluzione quella che emerge dai dati trimestrali dell’Osservatorio Agcom. Sul fronte dell’Ftth a mettere a segno i risultati migliori non sono le big telco. Sky Italia con il 5,5% di marketshare batte Iliad a quota 5% anche se la crescita anno su anno di Iliad risulta nettamente superiore e si avvicina velocemente a quella di Sky. Al netto di Tim che guadagna 2 punti, le altre tre big ossia WindTre, Fastweb e Vodafone perdono quota e di contro Agcom rileva un’avanzata progressiva degli operatori minori che insieme valgono l’8% del mercato.

Il mercato italiano della banda larga

In Italia le linee broadband hanno raggiunto quota 19,12 milioni di unità, risultando in crescita sia su base trimestrale (+100mila linee circa), che su base annua (+110mila): è quanto emerge dall’Osservatorio trimestrale Agcom in cui si evidenzia che nel quinquennio 2019-2023, le risorse delle comunicazioni elettroniche si sono ridotte di circa 2,93 miliardi di euro (da 30,07 a 27,14 miliardi di euro), di cui oltre il 90% ascrivibile alla riduzione dei ricavi dei servizi su rete mobile, un mercato caratterizzato da un’accentuata pressione competitiva.

In calo il rame e l’Fttc

Ma il rame perde quota e anche le linee Dsl risultano in picchiata con un -615mila unità da inizio anno. Agcom rende noto però che il calo è stato più che controbilanciato dalla crescita delle linee il altre tecnologie. In realtà anche sulla componente fibra ci sono delle differenze: le linee in modalità Fttc (fiber to the cabinet) risultano in calo di 2,4 punti percentuali su base annuale mentre l’Ftth (Fiber to the home) avanza di 5,1 punti. Il Fixed wireless access cresce dello 0,9%.

Aumenta il peso delle linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbit/s: in quattro anni, tra marzo 2020 e 2024 è passato dal 43% al 74,4%. E l’Autorità evidenzia la crescita delle linee commercializzate con capacità trasmissiva ≥1GB/s, passato dal 6,2% al 23,6%.

La corsa di Sky Italia

Riguardo al peso delle telco mel mercato broadband e ultrabroadband a fine marzo 2024, Tim si conferma il maggiore operatore con il 37,3% degli accessi, seguito da Vodafone con il 16,4% e da WindTre e Fastweb rispettivamente con il 14,2% ed il 13,5%; seguono Tiscali (3,6%), Eolo e Sky Italia (entrambi al 3,5%). L’Autorità segnala che Sky Italia è l’azienda che su base annua ha dimostrato il maggiore dinamismo guadagnando 0,7 punti percentuali. E forte dinamismo caratterizza anche il segmento degli operatori di minori dimensioni che si valuta rappresentino l’8% del mercato.

Relativamente all’assetto competitivo del segmento delle linee in fibra, Tim detiene il primo posto con il 26,4% del mercato, ed è seguita da Vodafone (18,2%), Wind Tre (18,0%), Fastweb (16,2), Sky Italia (5,5%), e Iliad mette a segno un aumento su base annua di 1,6 punti percentuali con il 5% di marketshare.

Nel mobile WindTre resta in testa

Sono cresciute di 1,3 milioni di unità su base annua le sim attive (human e M2M) a quota 108,9 milioni. Ed è la componente M2M a registrare la maggiore crescita con un incremento superiore a 1,2 milioni di unità, mentre quella human (cioè, “solo voce”, “voce+dati” e “solo dati”) è stato pari a circa 60mila.

Tim è il leader di mercato con il 27,5%, seguita da Vodafone con il 26,8%, WindTre con il 23,8% e Iliad che raggiunge il 10,1%. Considerando il solo segmento delle sim “human”, Wind Tre rimane il principale operatore con il 24,4%, seguita da Tim con il 23,9%, Vodafone con il 21,4% e Iliad che, con una crescita di 1,5 punti percentuali su base annua, raggiunge il 14%; con quote inferiori seguono PostePay (5,4%), Fastweb (4,8%) e CoopVoce (2,8%).

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