L'INTERVENTO

Gare banda ultralarga, Giacomelli: “Inaccettabili condizioni per le imprese, Colao rifletta bene”

Il bando sulle isole minori andato deserto rappresenta un campanello d’allarme importante secondo il Commissario Agcom: “Fideiussioni molto impegnative e penali elevate, troppa rigidità. Non si può caricare sul mercato il mancato rispetto della deadline Pnrr”

Pubblicato il 12 Gen 2022

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Ci sono ora oltre 6,5 miliardi da assegnare per banda ultralarga fissa, 5G, connessioni per scuola e sanità. Il ministro Colao ed i suoi collaboratori farebbero bene, sono certo sarà così, a non ignorare il grido d’allarme lanciato dai sindacati e a riflettere bene sulla impostazione dei prossimi bandi e, auspicabilmente, alla ripubblicazione in forma diversa del bando andato deserto”. Il Commissario Agcom Antonello Giacomelli interviene sulla questione dei bandi di gara a seguito del flop del primo bando, quello sulle isole minori, a cui nessuna azienda del comparto Tlc ha deciso di presentarsi.

“Ci sono diversi elementi che possono far pensare ad una situazione molto caratterizzata e specifica, difficilmente destinata a ripetersi, ma questo non è sufficiente ad eliminare, per il governo in generale e per il ministro Colao in particolare, il suono pericoloso di un insistente campanello d’allarme. Secondo Giacomelli la situazione di stallo è determinata da “fideiussioni molto impegnative, penali elevate, condizioni di particolare rigidità nella interpretazione delle norme del Pnrr”, condizioni che “hanno di fatto concorso a far sì che i circa 60 milioni del bando siano rimasti non assegnati. In particolare, a mio avviso, risulta inaccettabile il trasferimento sulle imprese degli effetti del mancato rispetto della deadline prevista dal Pnrr”.

“La effettiva messa a terra dei tanti progetti annunciati – ha concluso Giacomelli – non mi pare un fattore secondario per poter davvero parlare di quel “completamento del lavoro” a cui da qualche tempo, leggo, i massimi esponenti del governo accennano frequentemente”.

Infratel ha intanto presentato oggi i dati sullo stato di avanzamento del Piano Bul al 31 dicembre 2021. Dall’avvio operativo del Piano sono in totale 3.230 i comuni in commercializzazione (1499 in più rispetto a dicembre 2020), 1.845 i comuni collaudati positivamente (1216 in più rispetto a dicembre 2020), 5.366 i cantieri aperti (1.651 in più rispetto a dicembre 2020). A dicembre 2021 l’importo cumulato dei lavori ordinati al Concessionario da inizio Piano è pari a  1.673.890.140,45 di euro, di cui 32.867.266,42 impegnati nel mese di dicembre.

Nello stesso periodo Infratel ha verificato 186 nuovi progetti esecutivi di cui 80 approvati e 106 rifiutati. I comuni completati con CUIR sono stati 266. Al 31 dicembre 2021 Infratel ha collaudato positivamente 1.845 comuni Ftth e altri 49 con prescrizioni. Sono stati inoltre collaudati positivamente 562 siti Fwa.

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