IL PROVVEDIMENTO

Iliad e lo spot sulla banda ultralarga a 5 Gb al secondo, il Giurì: “È ingannevole”

Lo Iap, l’organo giudicante dell’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, blocca la campagna sull’offerta in fibra a seguito della denuncia di WindTre. Il quarto operatore mobile: “Noi trasparenti, aspettiamo motivazioni per valutare eventuali azioni”

Pubblicato il 23 Feb 2022

SPOT ILIAD

Il Giurì dello Iap, l’organo giudicante dell’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, ha ordinato lo stop alla campagna pubblicitaria di Iliad sull’offerta a banda ultralarga appena lanciata sul mercato dal quarto operatore mobile guidato da Benedetto Levi.

“Esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che le comunicazioni commerciali esaminate sono in contrasto con l’art. 2 CA nei limiti di cui in motivazione e ne ordina la cessazione”. Di fatto la comunicazione commerciale “Nasce Iliad box, la fibra chiara e tonda con velocità fino a 5 gigabyte al secondo complessivi. Per gli utenti mobile Iliad, a 15 euro e 99” è stata ritenuta ingannevole. A presentare denuncia è stata WindTre. “Siamo molto sorpresi dall’intervento del Giurì in seguito all’istanza presentata da un nostro concorrente – commenta Iliad in una nota – dal momento che come sempre comunichiamo le caratteristiche delle nostre offerte con la massima trasparenza. Aspettiamo di conoscere le motivazioni di questa disposizione per comprenderla e valutare eventuali azioni”.

La campagna in questione è protagonista anche di esposti presentati dal Codacons e dall’Adiconsum all’Antitrust e all’Agcom. Le associazioni dei consumatori considera fuorvianti le informazioni ai consumatori sia sul fronte dei vincoli e della durata del piano sia sulla velocità dei 5 Giga al secondo. “Questioni tecniche incomprensibili”. Anche in questo caso l’azienda ha prontamente detto la sua: “Accogliamo spunti per migliorare ma la nostra comunicazione è trasparente”.

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