“Non basta aggiudicare le gare, la storia insegna. Portare a termine i cantieri è complesso e la milestone più sfidante sarà quella di giugno 2023 quando bisognerà mettere a terra una parte consistente dei lavori”: l’Ad di Infratel Marco Bellezza nell’intervenire alla presentazione del rapporto I-com “Don’t stop It now” ha acceso i riflettori sulla roadmap del Piano Italia a 1 Giga che rischia di impantanarsi a causa di una carenza di manodopera che si fa allarmante
Tlc, subappalti a catena nocivi per la filiera
“Mancano all’appello fino a 15mila risorse e va risolta una volta per tutte la questione dei subpappalti che a catena soffoca il mercato. È una pratica che va avanti da anni e bisogna metterci le mani se davvero si vuole ricostruire la filiera italiana delle telecomunicazioni e creare campioni nazionali: bisogna riconoscere anche alle aziende più piccole il loro valore per il lavoro che svolgono nella posa delle reti e quindi dare alle aziende la possibilità di strutturarsi in maniera adeguata”.
Collaudi e certificazioni, roadmap complessa
Secondo Bellezza la fase più spinosa nell’ambito della gestione delle gare è quella dei collaudi e delle certificazioni. Da qui la creazione, in seno a Infratel, di una unit dedicata specificamente al Pnrr che punta a 120 assunzioni: “Il tema delle competenze è reale, anche noi stiamo facendo difficoltà a reperire risorse sul mercato. Abbiamo assunto 75 persone ma non è stato semplice”.