L'INTERVISTA

Infratel, Patrizi: “Via alle assunzioni, oltre 100 new entry”. Ecco le posizioni aperte

La responsabile della nuova divisione Pnrr della società guidata da Marco Bellezza illustra a CorCom la roadmap che porterà da qui a fine anno a creare un team altamente specializzato per la gestione dei progetti sulle infrastrutture digitali per un controvalore di 6,7 miliardi. Quattro aree per dare supporto a operatori aggiudicatari dei bandi, cittadini, imprese ed enti territoriali

Pubblicato il 18 Mag 2022

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Annunciamo oggi la ricerca di oltre 100 persone da inserire nel team Infratel Italia da qui a fine anno”: Elisa Patrizi direttore di “Italia Domani-Pnrr” spiega a CorCom la roadmap della nuova divisione chiamata a gestire interventi per un controvalore di 6,7 miliardi, pari alle risorse destinate all’infrastrutturazione a banda ultralarga fissa e mobile sulla base della convenzione sottoscritta a dicembre con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia nell’ambito della Missione 1 (Componente 2- Investimento 3 “Reti ultraveloci”) del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

QUI LE POSIZIONI LAVORATIVE APERTE

Esperienza più che ventennale nel mondo delle Tlc – dalla Stet a Tim per poi approdare in Inwit negli ultimi quattro anni dove ha ricoperto prima l’incarico di Chief Technology Officer e poi di responsabile Operation & Maintenance, Patrizi si prepara per una opportunità che considera più che importante. “È un’occasione unica per l’Italia: le risorse sul piatto sono ingenti e mirano a chiudere i gap e a consentire a tutti i cittadini di poter disporre di reti ad alta velocità, determinanti anche per l’erogazione di servizi evoluti. Le reti a banda ultralarga sono ormai considerate necessarie al pari di quelle energetiche e più in generale delle cosiddette utilities e dunque imprescindibili. L’aumento del traffico dati e della richiesta di connettività nel periodo del Covid ha innescato il punto di non ritorno”, evidenzia Patrizi a CorCom.

Patrizi che tipo di figure professionali saliranno a bordo?

Profili con diverse competenze ma a prevalere saranno quelle con competenze Stem, con focus sulle Tlc, ed anche economiche-giuridiche. Creeremo una nuova struttura distinta in 4 aree operative, ciascuna per i quattro bandi già lanciati – ossia Italia a 1 Giga, Italia 5G, Scuole connesse e Sanità connessa. Ciascuna struttura dovrà occuparsi sia di monitorare l’andamento dei vari piani sia di creare un link diretto con gli operatori assegnatari dei bandi ma anche con enti regionali e territoriali ed associazioni affinché si possa gestire al meglio l’esecuzione dei lavori minimizzando l’impatto per i cittadini. E saranno quattro anche le linee di staff nelle singole aree: rapporti con istituzioni e cittadini, ufficio legale e controllo interno, HR e amministrazione e rendicontazione.

Come saranno organizzate le risorse?

Saranno assegnate alle 4 aree proporzionalmente, ossia sulla base dell’entità di progetti in dote sia da un punto di vista quantitativo sia del relativo contributo economico. Ci tengo a sottolineare che, con la guida dell’amministratore delegato Marco Bellezza, abbiamo deciso di valorizzare in primis le competenze interne che vantano già un’esperienza da poter mettere a frutto e da poter trasferire alle new entry. Stiamo mettendo su una squadra di grande valore: ci saranno referenti ad hoc per le relazioni con le Regioni e gli enti pubblici coinvolti nei progetti, ma anche referenti per le telco e anche per singole aree sulla base dei vari lotti in assegnazione.

Puntate più sui giovani o su risorse già con esperienza?

Su entrambe le tipologie e infatti è previsto l’inserimento anche di neolaureati: non a caso abbiamo avviato l’Infra UniTour, un tour itinerante che sta coinvolgendo le principali università italiane con corsi di laurea nel mondo dell’ingegneria elettronica e delle Tlc ma anche le facoltà giuridiche ed economiche. Un’iniziativa già partita da alcune settimane e che si concluderà il prossimo autunno. Mi piace evidenziare che presteremo grande attenzione al rispetto delle politiche di genere: in Infratel Italia oggi lavorano già molte donne e nel mio team nelle posizioni di responsabilità superano addirittura il 50%. È una questione che mi sta molto a cuore.

Saranno sufficienti le 100 risorse per gestire la mole di progetti in campo?

La realizzazione dei Piani come tutti i piani di infrastrutturazione richiederà risorse adeguate nella fase di startup e poi in particolare nella fase di conclusione e verifica delle opere realizzate con i finanziamenti pubblici. L’andamento del nostro piano di recruitment segue le varie fasi pianificate facendo attenzione alla sostenibilità di tutta l’operazione.

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