Il valore della banda ultralarga è racchiuso nelle sue applicazioni innovative: smart city, industria 4.0, telemedicina, istruzione a distanza, agricoltura di precisione, realtà virtuale immersiva, gestione delle infrastrutture strategiche – le opportunità per l’innovazione e lo sviluppo in Italia sono molteplici.
Secondo il recente rapporto “Economic growth and the digital transformation of enterprises 2025” di Gsma Intelligence, la connettività avanzata e le tecnologie mobili contribuiranno ad aumentare il Pil globale di 11 trilioni entro il 2030, in forte aumento rispetto ai 6,5 trilioni rilevati nel 2024. A trainare il Pil il settore manifatturiero, i servizi finanziari, l’automotive e l’aviazione che andranno a contribuire per quasi il 34% agli 11 trilioni stimati, proprio grazie alla loro capacità di implementare le applicazioni innovative della banda ultralarga, come industria 4.0.
Indice degli argomenti
Banda ultralarga, il pilastro per le applicazioni innovative
La banda ultralarga è l’infrastruttura alla base delle applicazioni innovative in diversi settori dell’economia e della società, grazie alla sua capacità di offrire connessioni ad alta velocità e a bassa latenza.
La banda ultralarga si riferisce, infatti, a connessioni internet con una velocità effettiva in download di almeno 30 Mbps. Se realizzata grazie alle reti Ftth, ovvero in fibra ottica fino all’utente (casa o azienda), si toccano velocità misurabili in Gigabit, mentre la latenza si restringe e la capacità aumenta.
Industria 4.0
Nell’ambito dell’industria 4.0, la banda ultralarga consente la digitalizzazione dei processi produttivi attraverso l’uso di sensori, Internet of things (IoT), intelligenza artificiale e analisi dei big data in tempo reale. Le macchine comunicano tra loro e con i sistemi gestionali, ottimizzando produzione, manutenzione e consumo energetico.
Grazie alla connettività a banda ultralarga le fabbriche intelligenti possono implementare sistemi di produzione avanzati che fanno leva su applicazioni come la realtà virtuale e aumentata, i digital twin e il metaverso.
In questo ambito si sta imponendo anche l’uso della tecnologia di banda ultralarga mobile 5G nelle soluzioni private network: secondo Research&Markets, la spesa globale per le infrastrutture di rete private 5G e 4G Lte per i settori verticali crescerà a un ritmo del 20% tra il 2024 e il 2027, mettendo in moto un giro d’affari di oltre 6 miliardi di dollari entro la fine del triennio, e il 60% di questi investimenti sarà destinato alla realizzazione di reti 5G private autonome. Queste diventeranno il mezzo di comunicazione wireless predominante per supportare la rivoluzione in corso nell’Industria 4.0.
Le applicazioni innovative per la sanità digitale
La banda ultralarga permette l’adozione di soluzioni di telemedicina, ovvero consultazioni a distanza, monitoraggio remoto dei pazienti e scambio rapido di dati clinici, con un miglioramento dell’accesso alle cure, specialmente nelle aree remote, e ottimizzazione delle risorse sanitarie.
In caso di emergenze sanitarie o eventi critici, la banda ultralarga permette il collegamento diretto tra ambulanze, pronto soccorso e ospedali per la trasmissione veloce dei parametri vitali e delle immagini e la gestione di grandi flussi di utenti online (per esempio per vaccinazioni e prenotazioni) sui portali pubblici.
La banda ultralarga, in generale, è il fondamento per la realizzazione degli ospedali digitali, dove tutti i dispositivi medici sono connessi e dialogano tra loro, permettendo tracciabilità dei farmaci e dei pazienti, automazione delle operazioni non cliniche (come la logistica e la sanificazione robotica) e la gestione ottimizzata delle risorse e delle emergenze. Un esempio è il Karolinska University Hospital di Stoccolma: si tratta di uno dei più avanzati ospedali digitali al mondo dove la connettività ultraveloce consente un flusso continuo di dati tra diagnostica, terapia, sale operatorie e reparti, migliorando efficienza e sicurezza.
Una tendenza emergente nell’assistenza sanitaria connessa è l’uso dell’intelligenza artificiale (AI). Le applicazioni basate su AI stanno migliorando l’efficienza clinica, il coinvolgimento dei pazienti e il coordinamento delle cure. Anche queste richiedono larghissima ampiezza di banda.
La banda ultralarga per la formazione a distanza
La diffusione della banda ultralarga ha permesso lo sviluppo di piattaforme di e-learning e la digitalizzazione delle scuole. Durante la pandemia, l’istruzione a distanza è diventata una necessità e la connettività ad alta velocità ha garantito l’accesso a lezioni online, materiali didattici digitali e strumenti di collaborazione. In Italia, molte istituzioni scolastiche hanno adottato piattaforme digitali per garantire la continuità educativa, con docenti e studenti che interagiscono in ambienti virtuali.
La banda ultralarga può rivoluzionare la formazione, rendendo possibile l’e-learning ad alta qualità, inclusa la didattica immersiva in realtà aumentata o virtuale, lezioni live in 4K e ambienti interattivi su cloud. È il caso della piattaforma Federica Web Learning dell’Università di Napoli Federico II, che grazie alla connettività evoluta offre Mooc universitari gratuiti e corsi in diretta che raggiungono studenti anche in aree remote.
Un altro esempio è la piattaforma Scuola Futura, progetto parte del Pnrr, che ospita contenuti formativi per docenti e dirigenti scolastici. Senza banda ultralarga, il caricamento simultaneo da parte di migliaia di utenti sarebbe ingestibile.
Smart city, un intero ecosistema di applicazioni innovative
Le città intelligenti utilizzano la banda ultralarga per implementare soluzioni tecnologiche che migliorano la qualità della vita dei cittadini e l’efficienza dei servizi urbani.
Le città possono integrare le tecnologie intelligenti per innumerevoli ambiti: la gestione del traffico, dei servizi energetici, dei rifiuti e del riciclo, del patrimonio artistico e culturale, della sicurezza, e così via. La connettività a banda ultralarga è la necessaria spina dorsale per tutte queste applicazioni innovative, impossibili senza soluzioni di telecomunicazione affidabili e sicure.
In Italia le smart city sono un’industria in crescita: nel 2023 il mercato ha raggiunto un miliardo di euro, +11% rispetto al 2022, secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano. Altre zone del mondo corrono di più. Nel 2023 il mercato della smart city è cresciuto mediamente del 21,9% in Europa, nel 20% negli Stati Uniti e del 20,6% in Asia. Ad ogni modo, in Italia nel 2023 sono aumentati i comuni che hanno avviato progetti legati alla smart city (12% contro il 10% del 2022), soprattutto grazie alle iniziative legate all’illuminazione pubblica e alla smart mobility, seguite da smart metering e smart grid.
La mobilità connessa
Grazie alla banda ultralarga si abilita anche la mobilità connessa, in cui i veicoli in grado di comunicare tra loro e con l’infrastruttura stradale (comunicazione V2V e V2I), evitando incidenti, ottimizzando i percorsi e riducendo le emissioni inquinanti.
In queso ambito, il 5G Mobility Lab di Tim a Torino sta sperimentando la guida assistita e connessa, sfruttando la banda ultralarga e il 5G per testare veicoli che scambiano dati in tempo reale con semafori intelligenti e altri veicoli.
Smart farming: l’agricoltura 4.0
Le recenti innovazioni tecnologiche nell’IoT, nella robotica e nell’analisi dei dati favoriscono anche la gestione delle aziende agricole. Oggi agricoltori e allevatori possono utilizzare applicazioni di rilevamento wireless per monitorare e diagnosticare le condizioni del suolo e il benessere del bestiame. Ciò permette, per esempio, di irrigare in modo mirato e in base a necessità variabili, ma anche di effettuare previsioni, grazie all’analisi dei dati inviati dai sensori IoT sul campo, sulle condizioni del suolo e sui parametri climatici, realizzando la cosiddetta agricoltura di precisione.
Retail e logistica avanzata
Tra le applicazioni innovative della banda ultralarga ce ne sono molte anche per il settore del retail e della logistica.
Le vendite al dettaglio possono beneficiare della sta beneficiando della banda ultralarga per offrire esperienze immersive, servizi omnicanale e distribuzione avanzata, rendendo possibile l’integrazione in tempo reale tra magazzino, punto vendita, e-commerce e supply chain.
Un esempio è quello di Zara, che nei nei flagship store di Milano e Londra ha implementato camerini intelligenti e specchi digitali, che, grazie alla connettività ultraveloce, trasmettono immagini in tempo reale ed elaborano consigli grazie all’AI.
La banda ultralarga permette anche di gestire gli stock con sistemi di shelf analytics: scaffali con sensori che monitorano la disponibilità dei prodotti e integrazione in tempo reale tra e-commerce e magazzino per mostrare solo prodotti effettivamente disponibili.
Specificamente nel mondo della logistica, la banda ultralarga consente di gestire supply chain intelligenti, grazie al tracking in tempo reale: monitoraggio costante delle merci tramite sensori e Gps connessi via rete veloce e previsioni di consegna precise basate su dati aggiornati, automazione dei magazzini, analisi dei dati in tempo reale per prevedere la domanda e ridurre le giacenze, riduzione degli sprechi e ottimizzazione del trasporto (es. carichi ottimali, percorsi green).
La strategia dell’Ue per la connettività digitale
Per promuovere la connettività digitale, la Commissione europea ha disegnato una strategia intorno alla diffusione della banda ultralarga, con l’obiettivo di rendere l’Europa una “Gigabit society” già entro il 2025. Inoltre la strategia per il Decennio digitale mira, entro il 2030, a connettere i cittadini e le imprese europee con reti ad altissima capacità in quanto abilitano servizi e applicazioni innovative per i cittadini e le imprese dell’Ue.
La visione della Gigabit Society per il 2025 si basa su tre obiettivi strategici principali: connettività Gigabit per tutti i principali driver socio-economici; copertura 5G ininterrotta per tutte le aree urbane e le principali rotte di trasporto terrestre; accesso alla connettività che offre almeno 100 Mbps per tutte le famiglie europee.
L’ambizione del Decennio Digitale è che entro il 2030 utte le aree popolate siano coperte dal 5G e che tutte le famiglie europee siano coperte da una rete Gigabit.
gni anno la Commissione europea pubblica la sua Relazione sullo stato del decennio digitale, monitorando i progressi e i ritardi nel percorso. La relazione più recente dedicata all’Italia indica che, nel 2023, il nostro Paese ha fatto progressi nell’area dell’e-government, in particolare nell’e-health e nei principali servizi pubblici digitali per le imprese. Ma persistono sfide particolarmente importanti nelle competenze digitali, mentre le imprese italiane sono in ritardo nell’adozione di tecnologie avanzate come l’Ai. Tuttavia, nell’ultimo anno, l’Italia ha continuato a progredire sul lancio delle reti gigabit.
