Non solo Ftth. Open Fiber allarga gli orizzonti per spingere la realizzazione della propria rete ultrabroadband e sceglie un alleato di eccezione, Inwit. L’accordo quadro fra le due aziende, annunciato questa mattina, prevede l’accesso di Open Fiber al “patrimonio” da 11mila torri Inwit per portare avanti il piano ultrabroadband nelle aree bianche frutto delle gare Infratel portate tutte a casa dalla società guidata da Elisabetta Ripa. L’accordo consentirà di fatto a Open Fiber di realizzare parte della rete utilizzando la tecnologia Fwa (Fixed Wireless Access). E la capillarità dell’infrastruttura Inwit sarà determinante per arrivare nelle aree più complesse e velocizzare i cantieri. Open Fiber si è aggiudicata il cablaggio di 9,3 milioni di unità immobiliari in 16 regioni italiane più la provincia autonoma di Trento.
L’accordo con è vincolato ad esclusive: sarà Open Fiber a definire la quantità di siti da richiedere a Inwit in base alle proprie esigenze di progettazione della nuova rete, si legge nella nota emessa.
Nei giorni scorsi Open Fiber ha inoltre annunciato di aver completato la realizzazione di Zion: la nuova dorsale in grado di raggiungere una velocità fino a 400 Gigabit al secondo – ma la rete è già progettata per superare i 10 Terabit al secondo (1 Milione di Megabit) – e di collegare la rete di accesso che la società sta costruendo in circa 7mila Comuni. Zion si avvale delle tecnologie Roadm e Flex Grid per la trasmissione ottica del segnale.