Parte oggi in circa 21mila unità immobiliari di Genova il servizio della fibra ultraveloce di Open Fiber: case, imprese e uffici già cablati, dove la rete della società è già arrivata ed è commercializzata da Wind Tre e Vodafone.
Open Fiber, partecipata al 50% da Enel e al 50% da Cassa Depositi e Prestiti e guidata da Tommaso Pompei, sta cablando il capoluogo ligure con la modalità Fiber to the Home (Ftth), portando quindi direttamente a casa una infrastruttura che supporta velocità di connessione di 1 Gbps (fino a 1 Gigabit al secondo) consentendo così il massimo delle performance. Prestazioni non raggiungibili con le reti in rame (Adsl) o fibra/rame (FTTC).
A Genova, si legge in una nota della società, Open Fiber sta investendo direttamente circa 60 milioni di euro per cablare in maniera capillare la città e potenziare lo sviluppo della Smart City anche a supporto di infrastrutture cruciali.
Una delle prime aree interessate dall’intervento è il porto: il servizio servira’ non solo all’operatore logistico che sulla banchina deve avere un terminale wi-fi e possa vedere se la nave sta entrando o uscendo e quanto è carica, ma consentirà anche l’arrivo in connessione con il territorio urbano, con gli interporti da cui partono e arrivano le merci per essere caricate, l’arrivo dei flussi dei passeggeri, la copertura wi fi dei piazzali degli imbarchi, importante soprattutto in estate.
Open Fiber ha cablato la metropolitana, sta connettendo i sistemi di illuminazione pubblica, e intende investire altri 40 milioni di euro nel 2018 per iniziare i lavori in altre cinque città liguri: La Spezia, Savona, Sanremo, Imperia, Chiavari.
Genova è tra le prime 10 città selezionate da Open Fiber per realizzare la sua mission in Italia: costruire una infrastruttura che unisca il Paese, consentendo agli italiani di viaggiare tutti alla stessa velocità di connessione, godendo di servizi più efficienti ed accessibili a tutti. La rete interamente in fibra ottica di Open Fiber, infatti, è un bene primario che sta accelerando il processo di digitalizzazione del Paese, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e Pubblica Amministrazione, fra studenti, scuole e università aumentando la produttività e la competitività delle imprese.