IL PIANO

Open Fiber connette in Fwa la prima area “bianchissima”

L’azienda, tramite l’operatore partner Dimensione, ha attivato il primo cliente a Colletorto, in Molise, identificato da Agcom come zona “no internet”. L’intervento “emergenziale” in risposta all’appello della ministra Pisano a connettere il prima possibile i Comuni più in difficoltà

Pubblicato il 22 Gen 2021

open-fiber

La connettività ultraveloce arriva nella prima area “bianchissima”, ovvero una di quelle identificate da Agcom come “no internet”. A Colletorto (Campobasso) Open Fiber, attraverso l’operatore partner Dimensione, ha attivato il primo cliente: grazie a un piano straordinario privato, l’azienda guidata da Elisabetta Ripa ha infatti accelerato la copertura del comune, che oggi può beneficiare di connessioni ultraveloci grazie a una nuova infrastruttura Fwa (Fixed Wireless Access).

Si tratta di un intervento provvisorio ed emergenziale, progettato per accogliere l’invito lanciato a tutto il settore delle Tlc, durante il momento più difficile del primo lockdown, dalla ministra per l’Innovazione, Paola Pisano, per coprire più rapidamente possibile proprio quei comuni che maggiormente soffrivano la mancanza di connettività (fissa e/o mobile).

Open Fiber, oltre a realizzare reti a banda ultra larga nelle aree nere (come operatore privato) e bianche (come concessionaria dei bandi Infratel), sta intervenendo anche in circa 200 comuni definiti “bianchissimi” dall’Agcom, per un totale di circa 150mila unità immobiliari complessive, anticipando in molti casi le coperture previste dal grande piano Bul mediante l’utilizzo (prevalente) dell’Fwa. La road map condivisa con il Ministero prevede che entro il mese di ottobre 2021 fino a 171 comuni possano attivare una connessione internet con buoni standard di qualità. Nei mesi a seguire, verranno poi coperte le restanti aree bianchissime individuate.

Come da programma, ove previsto dai bandi Infratel che regolano il piano #BUL, in questi comuni sarà poi comunque completata la rete Ftth (Fiber To The Home), che raggiungerà le abitazioni, le aziende e le sedi della PA con la fibra ottica. Open Fiber sosterrà direttamente gli investimenti per questa accelerazione, pari a circa 5 milioni di euro.

Per i cittadini di Colletorto, che fino a qualche settimana fa non potevano contare su una buona connettività né fissa né mobile, si tratta di una vera rinascita digitale. Per accedere ai servizi ultrabroadband, gli utenti interessati del piccolo centro nella valle del Fortore possono verificare la copertura del loro civico collegandosi al sito openfiber.it, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per iniziare a navigare sul web.

“Open Fiber è ben consapevole dell’importanza strategica che rivestono le infrastrutture di telecomunicazione a banda ultra larga, specialmente in un momento d’emergenza come quello che stiamo attraversando, che ha accelerato l’adozione dello smart working da parte di molte aziende, nonché la diffusione di servizi dedicati alla didattica digitale a distanza per sopperire alla chiusura delle scuole – si legge in una nota dell’azienda – L’iniziativa speciale legata ai comuni bianchissimi, unita all’accelerazione impressa al piano #Bul (riconosciuta recentemente anche dal Mise), va proprio in questa direzione e ha l’obiettivo di favorire l’accesso a connessioni affidabili e di qualità, elemento oramai essenziale a causa delle restrizioni anti Covid-19, a una platea di utenti sempre più vasta”.

“Sono circa 64.000 i cittadini in Italia che ad oggi non hanno la possibilità di avere accesso ad una connessione fissa e talvolta anche mobile, capace di reggere la loro richiesta di traffico – ricorda la ministra Pisano – Sono residenti nelle aree cosiddette “bianchissime” di 200 Comuni, aree nelle quali nessun operatore telefonico ha mai investito a causa del basso ritorno economico. Come Presidente del Comitato Banda UltraLarga (CoBul) ho rappresentato l’urgenza di intervenire quanto prima in queste aree. OpenFiber ha accelerato i lavori per poter servire queste aree entro la fine del 2021: i cittadini di Colletorto, in provincia di Campobasso, sono i primi tra i residenti nelle aree “bianchissime” a poter accedere finalmente ad una connessione ultraveloce”.

“La strada per portare una infrastruttura di connettività in tutto il Paese è ancora lunga e non priva di difficoltà, ma questo è un risultato incoraggiante – conclude – Tutte le cittadine e i cittadini del nostro Paese devono avere accesso ad una rete di connessione veloce, sicura e che risponda alle loro esigenze. La vera rivoluzione tecnologica è tale solo se crea realmente opportunità sociali, di crescita personale, formazione e lavoro per tutti, nessuno escluso. Grazie al Comitato Banda UltraLarga, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ad OpenFiber”.

 

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