Nel 2023 aumentano ricavi ed ebitda di Open Fiber, che però, a causa dell’incremento degli oneri finanziari, sconta un risultato netto assai inferiore a quello dell’esercizio precedente: il rosso infatti raggiunge i 296 milioni, contro i 162 milioni del 2022.
I risultati nel dettaglio
Il bilancio consolidato 2023 evidenzia come le revenue ammontino a 582 milioni di euro, +24% rispetto ai circa 470 milioni di fine 2022. L’ebitda ha registrato una crescita del 31%, dai circa 179 milioni di euro del 2022 a oltre 234 milioni, con una marginalità del 40% (38% nel 2022). Il risultato netto, come detto negativo, è secondo il gruppo “un indicatore non ancora significativo data l’intensità di capitale dello sviluppo infrastrutturale in corso”. La posizione finanziaria netta, infine, ammonta a -5,5 miliardi di euro.
“Open Fiber è uno dei principali attori della transizione digitale”, commenta l’amministratore delegato Giuseppe Gola. “Con circa 8 miliardi già investiti, stiamo realizzando l’infrastruttura che consente di navigare a 1 Gigabit al secondo e usufruire di tutti i servizi digitali di ultima generazione. Abbiamo un ruolo di leader in questo processo, riconosciuto anche a livello europeo. Ora stiamo lavorando per completare i piani di copertura in particolare nelle aree rurali e industriali, per garantire anche gli abitanti di quelle zone l’utilizzo di un servizio ormai essenziale come la connettività in fibra ottica a parità di condizioni con chi vive in città”.
L’esecuzione del piano industriale
Open Fiber prosegue nello sviluppo del suo piano industriale tramite il finanziamento esistente, a cui si aggiungeranno altre risorse con una manovra in corso di finalizzazione che coinvolge sia gli azionisti, sia primari istituti di credito nazionali ed internazionali.
Nel corso del 2023, il gruppo ha investito oltre 1,6 miliardi di euro per proseguire nella realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga nelle città, nei piccoli comuni e nelle aree industriali del Paese, confermandosi tra le prime aziende italiane per ammontare di risorse investite (circa 8 miliardi di euro dal 2016 a oggi). A fine 2023 Open Fiber aveva connesso in fibra ottica Ftth circa 14,6 milioni di unità immobiliari.
Oltre 300 partner utilizzano la rete realizzata da Open Fiber, tra cui tutti i principali operatori italiani e alcuni internazionali. La commercializzazione dei servizi di connettività Ftth a dicembre 2023 era aperta in 239 città grandi e medie (Aree Nere) e in 4700 comuni delle Aree Bianche, dove Open Fiber aveva realizzato a fine 2023 l’83% della copertura nell’ambito del Piano Bul (ad oggi i comuni in vendibilità sono circa 5000).
La società è inoltre impegnata nella costruzione dell’infrastruttura nelle aree del piano Italia 1 Giga a lei assegnate tramite bando pubblico nel 2022. Al 31 dicembre 2023, le linee attive sulla rete realizzata da Open Fiber erano circa 2.7 milioni, pari al 58,3% del totale degli accessi Ftth in Italia. A oggi, la rete realizzata da Open Fiber è utilizzata da circa 3 milioni di clienti.
Prosegue la crescita anche nel segmento Business To Business, con la chiusura di importanti contratti verso il mondo Ott e dei Data Center e la connessione di 21mila scuole e 1570 strutture sanitarie. In generale, in tutti i segmenti del portafoglio B2B, Open Fiber ha registrato una crescita a doppia cifra.
Telco per l’Italia il 26 giugno a Roma
Giuseppe Gola, Amministratore delegato di Open Fiber, sarà fra i protagonisti di Telco per l’Italia il 26 giugno a Roma. Clicca qui per l’agenda completa e per l’iscrizione all’evento.