“Siamo estremamente soddisfatti di questi cinque fantastici anni in Open Fiber. In un lasso di tempo così limitato, grazie al continuo lavoro di Open Fiber e alla passione e dedizione di tutti i suoi dipendenti, l’Italia è passata dalle ultime posizioni fino a diventare un leader nell’UE in termini di cablaggio Ftth”: così, Francesco Starace, ad di Enel commenta l’uscita di scena dalla wholesale company a seguito del cda del 30 aprile che ha dato il via libera all’offerta di Cassa Depositi e Prestiti Equity per il 10% di Open Fiber dopo aver approvato, in precedenza, la vendita del 40% a Macquarie Infrastructure & Real Assets, avviando dunque il trasferimento della partecipazione.
“La crescita ha consentito anche lo sviluppo di una intera filiera industriale nel Paese, mentre la stessa Open Fiber si è posizionata come un player di rilievo nel settore, con impatti benefici sia per Enel che per Cdp. Ed è a Cdp e a Macquarie che lasciamo l’onore di portare avanti questo progetto infrastrutturale, che è essenziale per la ripresa e la crescita del Paese”, ha aggiunto Starace. “Facciamo tesoro dell’esperienza acquisita attraverso Open Fiber e siamo ansiosi di applicarla ad altri paesi in tutto il mondo, in linea con la nostra strategia basata sullo 2Stewardship Model. Vorrei esprimere la mia gratitudine verso tutti i dirigenti e dipendenti attuali e precedenti con i quali ho avuto il privilegio di lavorare in questi cinque anni di successi, e un ringraziamento speciale va all’Ad Elisabetta Ripa e al Presidente Franco Bassanini per la loro inestimabile competenza e visione.”
Nella nota stampa post-cda, Enel ha evidenziato che il progetto Ftth “ha generato un immenso valore per l’Italia, gli azionisti e l’insieme degli stakeholder di Open Fiber”. Secondo Ftth Council Europe – ricorda Enel – l‘Italia ha aumentato la copertura Ftth delle unità immobiliari di oltre 30 punti percentuali negli ultimi quattro anni, passando dal 15% nel 2016 a circa il 45% stimato nel 2020. A fine 2020, l’Italia si è classificata seconda dietro la Francia in termini di crescita della copertura Ftth, con l’incremento di circa 3,8 milioni di unità immobiliari durante gli ultimi quindici mesi. “Questi risultati sono stati raggiunti principalmente grazie a Open Fiber, che in solo pochi anni è cresciuta fino a diventare il terzo player nell’UE-28 in termini di infrastruttura Ftth”.
Ad oggi – si legge sempre nella nota – Open Fiber ha collegato tramite infrastruttura in fibra circa 11,5 milioni di unità immobiliari in Italia. “Dall’ingresso di Open Fiber nel mercato italiano della banda ultra-larga fissa, ad oggi il numero di città con servizio Ftth disponibile è aumentato, nelle aree a competizione di mercato, da meno di 30 nel 2016 a oltre 180. Inoltre, Open Fiber ha coperto, nelle aree rurali, circa 2.000 comuni di piccole e medie dimensioni in tutta Italia”.
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I fondi pubblici e gli investimenti privati, il nuovo piano aree grigie, la spinta al fixed-wireless: la strada non è affatto in discesa, ma la sfida si può vincere. Co-investimento e partnership le chiavi di volta?
17.00 Mila Fiordalisi, Direttore CorCom
17:05 Andrea Rangone, Presidente Digital360
17.15 Franco Accordino, Head Unit Investment in High-Capacity Networks Commissione Ue
17.25 Antonello Giacomelli, Commissario Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
17.35 Marco Bellezza, Amministratore delegato Infratel
17.45 Cesare Avenia, Presidente Confindustria Digitale
17.55 Dibattito con i player di mercato– Modera il direttore di CorCom Mila Fiordalisi
Simone Bonannini, Direttore Marketing e Commerciale Open Fiber
Lisa Di Feliciantonio, External Relations & Sustainability Officer Fastweb
Giovanni Moglia, Chief Regulatory Affairs & Wholesale Market Officer Tim
Marco Olivieri, Regional Sales Director Cambium Networks
Andrea Rossini, Direttore Strategy, Business Transformation & Wholesale Vodafone Italia
Francesco Sortino, Chief Marketing Officer Linkem
Marco Vecchio, Segretario Gruppo System Integrator reti Tlc Federazione Anie
Alessandro Verrazzani, Responsabile Affari Regolamentari e Istituzionali Eolo