L’esito era prevedibile, quasi scontato. È Open Fiber la società che si prepara ad aggiudicarsi la seconda gara Infratel, quella da 1,2 miliardi a cui la maggior “concorrente”, Telecom Italia ha deciso di non partecipare. L’esito dovrà essere formalizzato, ma la società capitanata da Tommaso Pompei avrebbe presentato – a quanto risulta – l’offerta economica dal valore più elevato, quindi di conseguenza può considerarsi – a meno di sorprese dell’ultim’ora o di questioni “tecniche” – vincitrice della gara per la realizzazione delle aree bianche in 3.710 Comuni nelle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e provincia autonoma di Trento.
“Siamo in attesa di comunicazioni formali”, è il commento del portavoce di Open Fiber. Comunicazioni che non tarderanno ad arrivare. In occasione di Telco per l’Italia, il presidente di Infratel Maurizio Dècina ha infatti annunciato che per la prima gara (aggiudicata sempre a Open Fiber, ndr) è la firma del contratto è imminente” e che per la seconda “l’aggiudicazione è prevista nel mese di luglio”. Quindi il conto alla rovescia è già partito.
Riguardo alla terza gara, quella che riguarderà le regioni mancanti – ossia Puglia, Calabria e Sardegna. “saranno coinvolti 700 Comuni”, ha detto Dècina.
Domani intanto alla presenza del Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, in qualità di presidente del Cobul, e del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli è in programma la firma dei contratti di concessione tra Infratel Italia e Open Fiber per realizzare la banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato delle sei regioni interessate dal primo bando di gara (Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto).