Il piano Bul sta procedendo. Questo è un obiettivo primario di Ader, la Agenda Digitale della Emilia-Romagna. Il Piano coinvolge tutti i comuni della Regione, una popolazione di 1.133.574 persone, 760.498 unità immobiliari e 3.047 sedi della Pubblica Amministrazione. Il modello prevede che lepidaspa realizzi alcune infrastrutture di dorsale, laddove queste non siano presenti sul territorio, con oltre 240 aree produttive e oltre 30 Municipi che verranno raggiunti per la prima volta dalla fibra ottica. Queste infrastrutture, costituite da tubazioni e fibre ottiche, vengono messe a disposizione immediatamente dopo la realizzazione a tutti gli operatori Tlc, vengono utilizzate da lepidaspa per fornire connettività alla PA del territorio, vengono utilizzate per fornire connettività alle aziende secondo la LR 14/2014 e vengono messe a disposizione del Concessionario selezionato da Infratel per completare le infrastrutture di accesso che deve realizzare per collegare tutte le unità immobiliari del territorio non già coperte, siano esse relative a cittadini che ad aziende.
Ad oggi lepidaspa ha completato la realizzazione di 54 tratte per 2.1 milioni di euro, sta procedendo alla realizzazione di 25 tratte per 3.5 milioni, 23 tratte sono in attesa del rilascio dei permessi da parte di tutti gli Enti competenti per 2.6 milioni, altre 19 tratte hanno già i progetti approvati per 2 milioni mentre per ulteriori 16 tratte sono in corso le progettazioni per 0.6 milioni. Si tratta complessivamente di ben 137 tratte processate in meno di un anno che impegnano 10.7 milioni, realizzate su fondi Fesr e Feasr, con proprietà delle opere in capo a Regione Emilia-Romagna. Tutte le operazioni sono coordinate da lepidaspa che opera su mandato di Regione. Sul fronte concessionario per l’Emilia-Romagna, è stato selezionato Open Fiber mediante una procedura terminata a giugno. Il Concessionario deve effettuare tre azioni: realizzare l’accesso portando Bul ad ogni unità immobiliare in aree bianche con l’eccezione delle case sparse, manutenere le nuove infrastrutture, concedere le infrastrutture realizzate di Telecomunicazione a tutti gli Operatori in modo eguale per tutti, secondo uno schema economico definito da Agcom. Gli Operatori si trovano, quindi, ad avere nuove infrastrutture senza dover effettuare alcun investimento in proprio, in quanto sono già stati effettuati dal pubblico.
Esiste un tavolo per governare le azioni del Concessionario a cui partecipa sia Regione che lepidaspa. Inoltre, lepidaspa è coinvolta nella valutazione dei progetti definitivi ed esecutivi, nei rapporti tra gli Enti Locali e il Concessionario, nella supervisione dei cantieri, nelle procedure di collaudo, nei meccanismi di fatturazione. Vi sono 4 fasi, temporali, che sono attese sfasate in successione di circa 6 mesi, a partire dall’inverno del 2018.