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Piano Italia 1 Giga, il governo rassicura: “No alla connettività satellitare per le aree bianche”



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Rispondendo a un’interpellanza urgente di Azione, il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Claudio Barbaro ha escluso la possibilità di introdurre la tecnologia per coprire le zone a fallimento di mercato. Piano Bul: si punta a chiudere il 99% dei Comuni entro il 2025

Pubblicato il 21 mar 2025



fibra, banda ultralarga, ultrabroadband, connettività, internet, digitale

“In merito alla possibilità di introdurre la comunicazione satellitare nelle aree bianche o grigie, il ministero delle Imprese informa che non è prevista l’introduzione della connessione satellitare nella aree bianche del Piano banda ultra larga“. Lo ha detto in aula alla Camera il sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Claudio Barbaro, rispondendo a un’interpellanza urgente di Azione sulle iniziative volte alla salvaguardia delle infrastrutture digitali strategiche nazionali, con particolare riferimento alla prospettiva di partecipazione di soggetti extraeuropei ad aziende operanti nel settore della rete in fibra ottica e della connessione satellitare.

Barbaro ha anche precisato che sul Piano 1 Giga “non sono all’ordine del giorno modifiche volte a includere forme di connettività alternativa a quelle proposte dagli operatori. Il governo”, ha aggiunto il sottosegretario, “è consapevole dell’importanza di raggiungere il target previsto per il 2026 e sta lavorando con dedizione per aiutare gli operatori a raggiungere gli obiettivi e Infratel per semplificare ed accelerare i lavori”.

La gara avviata in Lombardia

In Lombardia, però, l’utilizzo della tecnologia satellitare è al centro di una sperimentazione finanziata con fondi pari a 6,5 milioni di euro. E Starlink, la società di Elon Musk, è nel novero dei 30 soggetti che partecipano al bando lanciato lo scorso 9 gennaio dalla Regione per portare internet satellitare, in modo complementare alla fibra, anche nelle aree bianche del territorio.

“Sono contento, che vinca sempre il migliore nelle gare. La commissione sta valutando le offerte. Ci sono più di 30 aziende che hanno partecipato, ci sono aziende di tutto il mondo, si confronterà la migliore tecnologia mondiale”, aveva commentato il presidente della Regione Attilio Fontana.

La procedura del bando è gestita dall’azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti Aria, che ha il compito di selezionare i fornitori ai quali affidare lo sviluppo della sperimentazione per usare, in modo complementare alla fibra (cioè i cavi che passano sotto terra), le connessioni satellitari. Il compito dell’agenzia è quello di supervisionare l’avanzamento dei contratti, curando l’implementazione delle infrastrutture dei siti presso i quali sarà effettuata la sperimentazione. Infine, dovrà valutare i livelli di performance raggiunto.

Secondo gli analisti, Starlink avrebbe la strada spianata rispetto ad altri eventuali competitor, tra cui spicca la francese Eutelsat.

Lo stato del Piano Bul

“Per quanto riguarda il Piano Bul, che prevede l’intervento su 8,4 milioni di unità immobiliari relative a 7.413 Comuni, al 31 gennaio 2025 risultano completati i lavori in fibra ottica Ftth in 5.358 comuni, di cui 4.630 già collaudati”, ha precisato Claudio Barbaro, sempre rispondendo all’interpellanza di Azione.

“Per garantire il completamento degli interventi entro settembre 2025 Infratel Italia, soggetto attuatore del Piano, sta monitorando i lavori” e “particolare attenzione viene dedicata all’ottenimento dell’autorizzazione degli scavi mancanti e alla gestione delle criticità identificate nel Piano presentato dal concessionario Open Fiber”, ha aggiunto il sottosegretario, per poi concludere: “Si prevede di chiudere il 99% dei Comuni entro il 2025”.

L’avanzamento del Piano Italia 1 giga

Rispetto al Piano Italia 1 Giga, invece, guardando ai dati aggiornati a novembre 2024 dell’osservatorio di Connetti Italia, su oltre tre milioni di abitazioni in tutta Italia, suddivise in 15 lotti, solamente cinque regioni presentano uno stato di avanzamento dei lavori oltre il 50% (dal 51% delle Marche al 74% della provincia autonoma di Trento).

Con percentuali che vanno dal 22% nel Lazio al 45% in Friuli Venezia Giulia, la media si attesta intorno al 37,8%. Il livello di avanzamento più basso si trova in Valle d’Aosta (6%) con soli 590 civici connessi e 7.084 ancora in lavorazione.

In questo scenario, il Piano Italia 1 Giga in Lombardia ha uno stato di avanzamento del 28% (con 70.312 civici connessi e 95.310 in lavorazione), anche se nel suo rapporto relativo al terzo trimestre del 2024, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato nota che la regione ha una copertura con fibra fino a casa che raggiunge il 69% delle famiglie, collocandosi al settimo posto nel ranking nazionale grazie a una performance categorizzata come “mediamente-performante”.

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