L'EDITORIALE

Rete unica Tim-Open Fiber, il lobbismo sfrenato non fa bene al dossier

Attacchi ai vertici delle due aziende e soprattutto a Cassa depositi e prestiti, destituendone ruolo e credibilità. Un modus operandi, spesso a mezzo stampa, che di certo non contribuisce a sciogliere i nodi. E che in una fase complessa come quella che si sta attraversando appare incomprensibile e persino pericoloso

Pubblicato il 05 Ott 2022

megafono

Un attacco al cerchio (Tim), uno alla botte (Open Fiber) e, per non sbagliare bersaglio, uno per tutti a Cassa depositi e prestiti: rimbalzano da giorni sulla stampa, sui portali online e sui social le prese di posizione contro l’una o l’altra azienda con i vertici nel mirino di questa o quella fazione.

Gli “opinionisti” si fanno portavoce di tesi sulla rete unica da apparecchiare alla tavola della politica, tirando la giacchetta a Giorgia Meloni e mettendola “in guardia” su mosse “segrete” dei cda per sparigliare le carte. Dove si voglia andare a parare è incomprensibile: un conto è dare notizia su quanto si starebbe profilando nell’ambito del progetto di scorporo altra cosa è accusare gli azionisti di incapacità e persino di sotterfugi ai danni del nuovo esecutivo e inciuci di varia natura.

Cdp nel mirino degli “haters”

È su Cdp che si sta consumando la gogna mediatica più eclatante: nel doppio ruolo di azionista di Tim (con quasi il 10%) e di Open Fiber (di cui detiene il 60%) la Cassa è divenuta protagonista di attacchi quotidiani al limite della campagna d’odio. Addirittura si attribuisce al vertice di Open Fiber una manovra atta a far fuori “i più bravi” – con tanto di assist da parte di specifici partiti politici. E manovre di questo tipo sarebbero portate avanti anche in casa Tim per “convincere” Cdp a deliberare in sordina senza il disco verde del nuovo Governo.

Un clima che non fa bene a nessuno

Insomma chi più ne ha più ne metta ma tutto ciò non è a costo zero: il ruolo della stampa e dei media è fondamentale nel dibattuto sul dossier rete unica. Non poche le volte in cui articoli di stampa hanno impattato sull’andamento del titolo Tim, sull’opinione degli analisti e sul clima in seno all’azienda, con i dipendenti ormai in continuo stato di fibrillazione sul loro futuro. E anche il ritratto che si sta dipingendo di Cdp non fa ben sperare sul clima prossimo venturo. Da segnalare anche la mancanza di rispetto nei confronti della politica (tutta): a giudicare dal contenuto delle “missive” a mezzo stampa Giorgia Meloni sarebbe completamente all’oscuro dei piani di Cassa depositi e del dossier rete unica. E suona poco credibile.

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