Non si placa la polemica sulla rete unica di Tlc italiana, alias sul progetto AccessCo presentato da Tim e Cdp che prevede l’integrazione degli asset della newco FiberCop con quelli di Open Fiber. E dall’Italia varca i confini sbarcando in Europa. L’eurodeputato Partito Popolare europeo Antonius Manders ha presentato un’interrogazione alla Commissione Ue per verificare la coerenza del progetto con il nuovo Codice delle Comunicazioni entrato in vigore a dicembre e con la normativa antitrust.
Secondo l’eurodeputato olandese si paventano “segnali di ritorno al monopolio in alcuni mercati delle tlc” e il progetto italiano potrebbe rappresentare un “precedente” in grado di “contagiare” altri mercati europei “ostacolando l’obiettivo del Codice europeo di realizzare un mercato interno delle comunicazioni elettroniche”. Manders chiede di chiarire se sia “lecito che l’operatore storico (Tim, ndr) mantenga una qualche forma di controllo sulla nuova entità risultante dalla fusione, rimanendo così un operatore integrato verticalmente con il pieno controllo del mercato all’ingrosso”.
In un tweet il presidente di Open Fiber Franco Bassanini sottolinea che “la Vestager si è già espressa: la rete unica si può fare, ma deve essere indipendente e neutrale, dunque non verticalmente integrata. Se no, continuerà la concorrenza e vinca il migliore!”.