Il traffico voce sulle reti di Tlc è tornato ai livelli pre-Covid. Riguardo invece alla componente dati da inizio anno si registra una progressiva discesa, più sul fisso che sul mobile, anche se le percentuali di crescita restano consistenti rispetto alla situazione pre-pandemica. È quanto emerge all’esame delle rilevazioni settimanali di Agcom: il confronto delle varie settimane, a partire da inizio 2021, effettuato da CorCom mostra uno scenario in evoluzione nei primi sei mesi. Sul fronte dati il traffico nel fisso segna un +40%, quello mobile si attesta al +60%: dati importanti ma in “flessione” rispetto a quanto accaduto nel 2020 in cui la componente mobile aveva registrato punte di picco del +90%.
Riguardo al traffico voce il ritorno ai dati pre-pandemici va comunque interpretato: evidente la forte migrazione all’online di buona parte delle chiamate vocali, considerato il progressivo ricorso ad esempio a Whatsapp & co ma anche e soprattutto alle piattaforme per le videocall come Zoom e Teams. È evidente dunque che la componente vocale ha subito una trasformazione e che dunque nel computo del traffico dati va considerata anche la voce.
Nelle ultime settimane il dibattito si è concentrato sulla questione del passaggio delle partire di calcio dal broadcasting tradizionale allo streaming a seguito dell’aggiudicazione a Dazn di una parte consistente del campionato. Alcuni operatori hanno segnalato all’Authority i rischi connessi con la questione: per la prima volta, alla stessa ora e dunque in contemporanea, si potrebbero verificare picchi di connettività “pericolosi” per la tenuta delle reti, anche se Dazn sta già provvedendo alla messa in opera dei Cdn necessari a smistare il “traffico” a garanzia della propria clientela. E stando a quanto risulta a CorCom sono in corso le trattative – ai tavoli tecnici in Agcom – dopo una prima fase di “scontro” per trovare la quadra sulla quantità di Cdn in capo a Dazn ed evitare quindi il sovraffaticamento delle reti di Tlc.