Stiamo vivendo in un momento estremamente significativo per quanto riguarda la digitalizzazione del Paese. La protratta emergenza sanitaria ha evidenziato in modo ancor più evidente e drammatico la necessità di accelerare la trasformazione digitale partendo dalle reali esigenze dei territori. Siamo di fronte, allo stesso tempo, ad un’enorme sfida e un’incredibile opportunità di uniformare un’Italia che da sempre è a macchia di leopardo grazie alle enormi potenzialità del 5G e alle risorse del Recovery Fund.
Lo sviluppo delle infrastrutture 5G sarà un driver essenziale della digitalizzazione e deve essere considerato un abilitatore indispensabile sia nelle aree rurali sia nelle città intelligenti, ma al fine di garantire uno sviluppo omogeneo a livello nazionale e il dispiegamento di servizi innovativi per gli enti locali e i cittadini è necessario realizzare misure concrete di semplificazione e creare ecosistemi pubblico-privati basati sulla logica della partnership pluriennale.
L’innovazione e la rapidità di esecuzione tipiche del mondo privato dovranno essere messe al servizio del settore pubblico in una logica di co-progettazione per superare le difficoltà delle amministrazioni in modo che si possa realizzare concretamente il trasferimento tecnologico dalle imprese alla PA, dalla PA agli Enti locali e dagli Enti Locali ai cittadini e alle imprese.
Linkem è impegnata attivamente nella transizione al 5G, è di queste settimane il lancio del primo servizio 5G Fwa fino a 1 Giga con cui raggiungeremo 2000 città entro il 2023. Allo stesso tempo stiamo investendo nella realizzazione dei servizi verticali 5G andando oltre le logiche della sperimentazione e nel primo trimestre 2021 lanceremo i primi servizi pienamente commerciali grazie alla collaborazione con start up innovative in cui abbiamo investito anche direttamente in equitye che ci consentiranno di aprire finestre sull’agricoltura 4.0, sul monitoraggio della qualità dell’aria, sul turismo innovativo e sui servizi sociali.
A partire dalla creazione del LinkemLab, poco più di un anno fa, abbiamo compiuto enormi sforzi per sviluppare sinergie con altri operatori, Pmi, start up innovative, università e centri di ricerca nell’ottica dell’open innovation. Abbiamo anche creato 3PItalia, una società ad hoc per il disegno e la realizzazione di partenariati pubblico privati e l’orchestrazione di ecosistemi innovativi che includano la pubblica amministrazione, il settore privato e il mondo della finanza.