COMMISSIONE UE

Roberto Viola: “Bisogna spingere la fibra. Aspettiamo Piano aree grigie dall’Italia”

Siamo al penultimo posto sull’adozione dei 100 Mb. Il direttore generale della Dg Connect della Commissione Ue in audizione in videoconferenza alla Camera: “5G fiore all’occhiello della politica italiana, ma sulle infrastrutture fisse è necessario accelerare”. A Roma il 10 dicembre il convegno CorCom

Pubblicato il 30 Ott 2019

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Se da un lato “il 5G rappresenta il fiore all’occhiello della politica italiana sulle Tlc“, dall’altro “c’è tanto lavoro da fare per quanto riguarda la connettività ad altissima velocità, quella in fibra ottica”. Roberto Viola, direttore generale della Dg Connect della Commissione Ue in audizione in videoconferenza alla Camera – nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie di Tlc, in particolare 5G e gestione dei big data –  fa il punto sull’evoluzione di Internet ad “alta velocità” nel nostro Paese.

L’Italia si piazza ad un non onorevole 27esimo posto su 28 Paesi, soprattutto per quanto riguarda l’adozione della banda larghissima, quella oltre i 100 megabit di connessione”, ha detto Viola. Un dato che “deve far riflettere e deve far anche accelerare il completamento dell’ottimo lavoro che è stato fatto negli anni passati. Mi riferisco alla seconda fase del Piano banda larga, che prevede interventi nelle cosiddette aree grigie. Sulle aree bianche l’Italia è intervenuta, e adesso deve notificare in Europa gli interventi relativi alle aree grigie. Questa notifica la stiamo aspettando da un po’ di tempo, e io credo che sia necessaria un’accelerazione”.

Fibra nelle aree grigie e 5G per le imprese: il 10 dicembre a Roma il convegno CorCom

Al Piano Aree Grigie e al contributo del 5G per colmare il broadband gap è dedicato il convegno di CorCom in programma il prossimo 10 dicembre a Roma. Rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categorie e soprattutto del mercato si riuniranno a dibattito per discutere lo stato di avanzamento del Piano nonché per evidenziare priorità e criticità. Per i dettagli dell’agenda e per iscriversi cliccare qui.

Prezzi banda larga, Italia sesto Paese meno caro d’Europa

L’Italia è il sesto Paese meno caro d’Europa in quanto a prezzi per le connessioni ai servizi a banda larga fissi. E sul mobile la performance è addirittura migliore, ha detto Roberto Viola. “Un elemento positivo per i consumatori è che l’indice dei prezzi italiani per i servizi a banda larga è il sesto meno caro in Europa, ed è un ottimo risultato. E se si guarda la banda larga mobile questo risultato è ancora migliore. Indubbiamente la concorrenza nel mondo Tlc italiano ha fatto sì che i benefici si vedano e vengano trasferiti ai consumatori”.

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