BANDA ULTRALARGA

Satelliti e 5G, modello Lombardia per la Liguria?



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Il presidente della Regione Bucci apre all’uso dei satelliti per le comunicazioni marittime, già in corso interlocuzioni con università e capitaneria per mettere a punto un progetto ad hoc. E non esclude di estendere l’iniziativa per colmare i gap a livello territoriale sull’onda della gara lanciata in Lombardia. Intanto a Genova nuovo regolamento per l’installazione delle antenne 5G, attesa l’approvazione da parte del Consiglio comunale

Pubblicato il 17 gen 2025



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Dopo la Lombardia anche la Liguria potrebbe pubblicare presto un bando per la connessione Internet via satellite. Il che vorrebbe dire essenzialmente puntare sul sistema Starlink, sviluppato dalla società SpaceX di Elon Musk. A rivelarlo è stato lo stesso presidente Marco Bucci a margine di una conferenza stampa: “La navigazione da diporto ha bisogno di poter comunicare oltre 6 miglia dalla costa. La copertura satellitare sarebbe un’ottima cosa, stiamo già lavorando su questo insieme a università e capitaneria”. Il governatore, poi, non ha escluso l’interesse per quanto riguarda l’entroterra: “Rispetto alla fibra ottica sarebbe tutto più semplice. Su questo si deve intervenire a livello nazionale, ma potremmo anche farlo noi, vedremo”.

Il precedente lombardo

La decisione, come detto, seguirebbe a ruota la strategia lombarda. Nei primi giorni di gennaio l’azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti Aria ha pubblicato il bando da 5 milioni di euro complessivi per dotare le aree periferiche a bassa connettività di connessione internet satellitare.

Governo e Regione Lombardia hanno dato mandato alla società di procurement regionale, in qualità di soggetto attuatore di secondo livello, di avviare una procedura a evidenza pubblica per selezionare i fornitori ai quali affidare lo sviluppo della sperimentazione per usare, in modo complementare alla fibra, le connessioni satellitari. Il mandato presuppone la supervisione dell’avanzamento dei contratti, la cura dell’infrastrutturazione dei siti presso i quali sarà effettuata la sperimentazione e la gestione in prima persona delle attività di rilevazione del livello di performance raggiunto. In questo scenario, l’offerta di Musk risulta chiaramente in pole position.

5G, via al nuovo regolamento per l’installazione delle antenne

Nel frattempo a Genova è stato licenziato, con la chiamata dell’aula da parte della competente commissione consiliare, il nuovo regolamento per l’installazione delle antenne 5G sul territorio comunale. Un progetto approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore all’urbanistica e allo sviluppo economico Mario Mascia. Il regolamento ora passerà al vaglio del Consiglio comunale per la discussione e l’approvazione definitiva.

“Si tratta di uno strumento mai finora adottato dall’Amministrazione comunale”, ha commentato Mascia, “che trae legittimazione da una finestra normativa ad hoc che conferisce ai Comuni questo potere regolamentare onde garantire il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, nonché la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. In questo anno”, continua Mascia, “abbiamo raccolto tutte le segnalazioni e le criticità relative agli impianti 5G, e con gli uffici comunali siamo entrati nel vivo di un argomento complesso, che concedeva margini di intervento molto risicati e postumi”.

Col nuovo regolamento, secondo l’assessore, il Comune potrà avere a tutti gli effetti voce in capitolo in una fase preventiva anche per presidiare gli impatti potenziali ed effettivi delle installazioni sul territorio e sulla salute dei cittadini. “Siamo consapevoli che il 5G è necessario per l’abilitazione di nuovi servizi, relativi alla mobilità, alla logistica, e alla telemedicina, solo per fare qualche esempio, e come amministrazione abbiamo il dovere di garantire quella copertura a tutto il territorio genovese”.

Il regolamento, una volta approvato dal Consiglio comunale, “consentirà di coniugare l’interesse pubblico alle telecomunicazioni con la tutela del territorio e della salute dei cittadini”, ha concluso Mascia, “mediante l‘indicazione del criterio preferenziale del co-siting, la tutela dei siti sensibili, i controlli e una informazione aggiornata sull’esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici”.

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