“La pandemia ha dato una fortissima spinta alla trasformazione digitale, l’auspicio è di avere presto connessioni fino a 1 Giga distribuite in modo capillare. Anche per le aziende è importante avere connessioni stabili e veloci, è molto importante che si cominci a parlare di Ftto (Fiber To The Office) per le zone periferiche in cui, di solito, sono collocate le attività produttive”: Gilberto Di Maccio, direttore commerciale di Ehiweb – il “brand” della bolognese Ehinet specializzato in connessioni in fibra e Adsl per privati e aziende – traccia la strada prossima ventura e accende i riflettori sulle aree grigie. “Tim sta per coprire 1600 comuni con FiberCop, il suo progetto “wholesale only” concentrato in buona parte sulle aree grigie. Anche Open Fiber sta portando avanti piani di copertura Bul molto interessanti e che daranno impulso agli accessi internet. Su queste prospettive di crescita si innesta la fase 2 del voucher del Mise che prevede finanziamenti anche per gli operatori e – si spera – una maggiore adesione e semplicità d’uso per i cittadini”, evidenzia il manager.
Dal Fiber-to-the-home al Fiber-to-the-office: cosa bolle in pentola?
Il piano Ftto è stato presentato da Tim in occasione del “Kick off Wholesale” lo scorso 5 maggio. Il piano consente di portare un servizio in fibra ottica dedicata in tutto il territorio nazionale e si ipotizza una copertura stimata al 95%: sarebbe un traguardo straordinario. L’offerta che Tim proporrà ai wholesaler sarà divisa in fasce di vendibilità con queste specifiche: fibra ottica dedicata simmetrica fino a 1 Giga con 100 Mega garantiti. E l’obiettivo del piano prevede anche upgrade futuri, per arrivare a 10 Gigabit e mantenere prezzi accessibili. Con questi numeri le aziende non avranno più colli di bottiglia causati da connessioni lente, anche l’upload sarà veloce e potranno configurare server interni accessibili dall’esterno per usare servizi in cloud senza subire rallentamenti. Uno scenario ideale se si hanno persone in smart working che devono collegarsi ai server aziendali, in sicurezza e con notevole risparmio di tempo. Noi di Ehiweb stiamo già predisponendo la nostra offerta e puntiamo a una “flat” che si aggirerà intorno ai 600 euro al mese. Siamo una Pmi per le Pmi e siamo vicini ai clienti privati, con referenti personali dedicati e un intero customer care basato a Bologna, formato, specializzato e assunto a tempo indeterminato. E cerchiamo di creare un rapporto di fiducia e trasparenza in tutta la filiera: fornitori, clienti, aziende, collaboratori. Questo modo di lavorare ci ha fatto crescere molto in 20 anni e abbiamo ancora tanto da fare.
Connettività fa sempre più rima con sicurezza: le piccole aziende e le partite Iva sono spesso protagoniste di situazioni critiche per le scarse competenze sul fronte della protezione di dispositivi e applicativi. Come fare a spingere la consapevolezza e a sostenere l’adozione di soluzioni adeguate?
Le aziende e i liberi professionisti che lavorano online o con servizi in cloud devono cambiare l’approccio nei confronti della sicurezza, deve diventare una priorità e bisogna iniziare dalle basi: la prima cosa da mettere al sicuro sono le proprie password. Bisogna cambiarle, diversificarle tra i vari account, comporle in modo complesso, senza usare sequenze di numeri o lettere, nomi, date di nascita, bisogna preferire combinazioni di lettere e numeri, caratteri speciali, minuscole e maiuscole. Noi suggeriamo sempre anche di attivare l’autenticazione a due fattori. L’hackeraggio di massa spesso inizia proprio dalla vulnerabilità delle password. Poi è importante avere sistemi antivirus aggiornati, fare continuamente backup dei propri dati in cloud, in locale e – di quest’ultimo – conservare un’ulteriore copia non collegata alla rete. Se non ci sono le competenze interne per creare una struttura simile, è bene rivolgersi a esperti del settore per attivare le protezioni e i firewall necessari a lavorare in sicurezza e senza brutte sorprese. E poi bisogna istruire e formare i dipendenti sul funzionamento delle mail, del phishing, per aiutarli a intercettare ed evitare clic ad alto rischio, che possano aprire inconsapevolmente a sconosciuti l’accesso ai dati sensibili dell’azienda o dei suoi clienti. Ridurre al minimo i rischi è un buon viatico per evitare compromissioni e usare la rete in modo più professionale e sicuro.
Cosa vi aspettate concretamente dal Governo Draghi?
Tutti noi del settore ci aspettiamo una crescita importante della fibra in Italia, grazie ai piani lungimiranti del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. Potrebbe essere il momento della svolta, una rivoluzione digitale che si attendeva da tempo.