Quanto vale la fibra ottica per i piccoli comuni italiani? Quali sono i benefici tangibili a seguito della realizzazione delle nuove reti? CorCom ha deciso di fare il punto con tre sindaci di cittadine del Nord, Centro e Sud Italia, per capire a che punto sono i progetti portati avanti da Open Fiber nell’ambito del Piano Bul per le aree bianche e verificare gli impatti sul territorio in termini di potenziamento della connettività e soprattutto di benefici per l’intera comunità. La parola a Paolo Pezzolato, Sindaco di Jolanda di Savoia.
“Tutte le amministrazioni italiane dovrebbero comprendere il valore della banda ultralarga per i territori e spingere la realizzazione delle nuove reti in fibra ottica per consentire a cittadini e imprese di non restare indietro e di poter cogliere le opportunità legate alla rivoluzione digitale”: questo il messaggio che Paolo Pezzolato, sindaco di Jolanda di Savoia, comune della provincia di Ferrara che conta poco più di 2.700 abitanti, lancia ai “colleghi” alla guida in particolare delle piccole cittadine, “quelle che più scontano il digital divide ma che necessitano di banda ultralarga al pari dei grandi centri urbani”.
Grazie al progetto portato avanti da Open Fiber nell’ambito del Piano Bul per le aree bianche, il comune di Jolanda di Savoia è stato interamente cablato in poco più di un anno e mezzo di lavori: sono 1.508 le unità immobiliari cablate, praticamente la totalità, per 49 km di infrastruttura.
Sindaco, la fibra è disponibile in tutto il comune?
Sì in tutto il Comune. La rete è stata realizzata in toto e dalla scorsa primavera sono partiti i collaudi. Jolanda di Savoia è riuscito a passare in pochissimo tempo da banda larga zero a banda ultralarga totale. Un risultato importante. Abbiamo creduto sin da subito nel progetto e personalmente mi sono speso sin dall’inizio per portare a casa il risultato. E oggi Jolanda di Savoia è considerata una best pratice della fibra ottica a livello regionale. Sono proprio i piccoli comuni ad aver più bisogno di fibra ottica affinché sia possibile dare nuove opportunità a cittadini e imprese e non sentirsi di serie B. La curiosità e l’interesse da parte della popolazione è la riprova che la domanda di banda ultralarga c’è. E la pandemia ha fatto da ulteriore volano. Sono molti i cittadini che vogliono dotarsi di servizi adeguati soprattutto per la gestione di attività come lo smart working e la didattica a distanza. E il nostro tessuto imprenditoriale, basato molto sull’imprenditoria agricola, può fare ora il grande salto nell’innovazione.
La fibra c’è e la domanda anche: gli edifici pubblici hanno “acceso” le reti?
Stiamo lavorando proprio a questo. Daremo priorità alle scuole tenendo conto delle esigenze che si sono create con la pandemia. La didattica a distanza e l’uso delle Lim necessitano di connessioni veloci e stabili. E sono i cittadini a chiederci di spingere in tal senso. Dovranno essere poi connesse alla banda ultralarga tutte le sedi di uffici pubblici, da quelle del Comune fino alla biblioteca. E sarà fondamentale anche il ruolo delle Asl e in particolare dei medici di base. Stiamo lavorando alla costituzione di un presidio medico territoriale ed è necessario che operi attraverso la banda ulatralarga anche e soprattutto per la gestione di servizi avanzati ai cittadini, ad esempio i teleconsulti e applicazioni di telemedicina.
E lato imprese?
Nel nostro territorio operano aziende agricole di primaria importanza che hanno già fatto dell’agricoltura di precisione e dell’agricoltura tecnologica la loro forza. Con la disponibilità di fibra ottica possono ora mandare avanti nuovi progetti e posizionarsi al top in termini di competitività.
Quali sono i progetti a cui lavorerete di qui in avanti?
Ora bisogna lavorare sui servizi, ossia far esplodere il potenziale della fibra: andranno creati tavoli di lavoro per raccogliere idee e sfruttare al massimo le risorse, coinvolgendo associazioni di categoria e imprenditoriali, ma anche le Asl e il mondo della scuola. Tutta la comunità va stimolata e informata sulle opportunità che si aprono. Ed è compito proprio degli amministratori comunali indirizzare il messaggio corretto a sostegno della crescita dei territori, favorendo dunque lo sviluppo e guardando al futuro. Quello delle giovani generazioni e degli imprenditori.
FTTH NEI PICCOLI COMUNI
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