L'INTERVENTO

Sirti alla sfida ultrabroadband: rivoluzione “OneDayDig”

La nuova metodologia per l’installazione della fibra cambierà il modo in cui si realizzano le infrastrutture tlc. E con l’avvento del 5G i network fisso e mobile si fonderanno in un’unica rete convergente: per gestirla serviranno competenze multi-settore

Pubblicato il 16 Giu 2017

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L’esecuzione del Piano UBB rappresenta per Sirti una sfida prioritaria, da gestire insieme alle opportunità generate dalla disponibilità capillare di fibra e dalle nuove applicazioni e servizi che queste abiliteranno nel prossimo futuro. Per affrontare questa sfida Sirti dispone di nuove tecniche e metodologie installative studiate negli ultimi anni, insieme ai vari organismi di standardizzazione italiani e internazionali, in un’ottica di digitalizzazione del modo di fare impresa. Prima tra tutte, la metodologia Sirti OneDayDig (1DD) costituisce una rivoluzione nel modo in cui si realizzano le infrastrutture di rete tlc. A questo si aggiunge un sistema di knowledge management che mette a disposizione del personale in campo la conoscenza e l’esperienza maturate in 95 anni di attività circa le tecniche installative e di creazione di infrastrutture complesse. Per mezzo di schedulatori automatici e sistemi di supporto remoto, infatti, il personale Sirti è costantemente connesso tramite tablet e smartphone con i centri operativi per ottimizzare ogni fase del processo.

Una delle criticità che caratterizza il piano UBB è il volume di lavoro che esso prevede in una finestra temporale relativamente breve. Infatti, rispetto ai livelli di investimento a cui il sistema industriale italiano è abituato a rispondere, oggi e per i prossimi 3-4 anni è richiesto uno sforzo fino a tre volte superiore, il che richiede da parte di tutte le aziende di rete una grande capacità di scalare in termini di capacità operative, competenze, mezzi, strumenti e processi. Di conseguenza, bisognerà essere in grado di gestire in modo intelligente sia la fase di crescita, che la successiva fase di decrescita, una volta che l’ondata di investimenti sarà passata.

Sulla rete mobile si è certi del passaggio al 5G, che sarà reso possibile dalla progressiva diffusione della Banda Ultralarga. Esso porterà con sé applicazioni e servizi che andranno a scardinare i modelli conosciuti e a rivoluzionare la connettività messa a disposizione di persone e “cose”. Allo stesso tempo, assisteremo ad un cambio di paradigma che vedrà la progressiva fusione di rete mobile e rete fissa in un’unica rete convergente. Questo abiliterà a diverse forme di condivisione delle infrastrutture e delle modalità di governance della rete (SDN/NFV – Software Defined Networks e Network Function Virtualization) che consentiranno una gestione flessibile delle risorse a seconda delle esigenze dei vari utenti, pubblici e privati.

Una rete che si trasforma in maniera dinamica e in grado di garantire una customer experience seamless nel passaggio dal fisso al mobile permetterà di abbattere le attuali barriere tecnologiche rivoluzionando completamente il mondo dei servizi con forti impatti su tutti i principali settori industriali. Per realizzare e gestire reti così sofisticate, servono competenze multi-settore e capacità operative in grado assicurare i massimi livelli di servizio su tutto il territorio nazionale.

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