È finita protagonista di una vera e propria spy story internazionale Solutions 30, azienda che in Italia sta portando avanti il piano di infastrutturazione ultrabroadband in alcune Regioni, in particolare Piemonte e Valle d’Aosta a seguito di un accordo con Tim
Ieri il quotidiano La Verità è tornato sulla vicenda scoppiata a seguito di una serie di denunce in cui l’azienda viene accusata di affari illeciti, al punto da essere coinvolta in un’inchiesta partita nel 2019 sul contrabbando di alcolici dalla Campania. Non solo: di mezzo anche uno scandalo finanziario. Secondo quanto riferisce La Verità il caso vede protaonista anche Carson Block fondatore del fondo Muddy Waters. Per non parlare della mancata certificazione dei conti da parte di EY.
Ma come stanno le cose? In una lunga e dettagliata missiva, una portavoce di Solutions 30 chiarisce a CorCom tutte le questioni.
“Negli ultimi mesi, Solutions 30 SE ha combattuto contro una violenta campagna di destabilizzazione alla Borsa di Parigi, perpetrata da venditori attivisti allo scoperto -spiega l’azienda a CorCom -. Questa campagna è iniziata con una segnalazione anonima. Ma tutte le accuse contenute nel rapporto anonimo sono state respinte da due società di revisione indipendenti, Deloitte e Didier Kling Expertise & Conseil. E il rapporto di audit completo è disponibile sul nostro sito Web: solutions30.com/transparency”.
Il caso Muddy Waters
Riguardo al caso Muddy Waters la società spiega che “la denuncia negli Stati Uniti non è stata presentata da Solutions 30 SE, né da nessuna delle sue sussidiarie o manager: si tratta dell’iniziativa di un subappaltatore. Il gruppo Solutions 30 ei suoi dirigenti non hanno nulla a che fare con questa denuncia. E Muddy Waters, fra l’altro, ha chiuso la propria posizione corta in Solutions 30 SE”.
EY e i dati finanziari 2020
Riguardo alla mancata certificazione del bilancio 2020 da parte del revisore EY a causa della bufera che si è scatenata sull’azienda, Solutions 30 sottolinea che i rapporti di audit non hanno evidenziato osservazioni di sorta o riserve sin dalla fondazione nel 2003. “Pertanto siamo fortemente in disaccordo con la posizione di EY e così anche i nostri azionisti: durante la nostra Assemblea generale annuale che si è tenuta il 30 giugno gli azionisti hanno approvato il bilancio consolidato 2020 di Solutions 30 SE e la nomina di Pkf come nuovo revisore legale del Gruppo”. A tal proposito l’azienda fa sapere a CorCom che Pkf a fine settembre presenterà un’analisi approfondita del bilancio 2020.
Il bilancio 2020 e la semestrale 2021
Dati alla mano Solutions 30 puntualizza che i principali aggregati finanziari per il 2020 riflettono una solida posizione finanziaria: “I ricavi del 2020 ammontano a 819,3 milioni di euro, in crescita del 18%, l’Ebitda è di 106,5 milioni, l’Ebit rettificato è di 60,9 milioni. L’eccedenza di cassa netta è di 59,2 milioni”. Confermata, inoltre, la presenza sui conti correnti bancari del 100% della posizione di cassa del Gruppo, ovvero 159 milioni di euro di attivo nel bilancio al 31 dicembre 2020. “La situazione del mercato azionario non influisce sulle nostre operazioni quotidiane. Di conseguenza, le nostre entrate sono cresciute del 19% a 225,2 milioni nel primo trimestre del 2021 e del 20,8% nel primo semestre +37,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, pre-covid e prevediamo una crescita a due cifre per l’intero anno 2021”.
In Italia i ricavi sono cresciuti del 77% (58% di crescita organica) a 11,6 milioni di euro, grazie alla rapida accelerazione del contratto firmato ad inizio anno con Tim per la realizzazione delle proprie infrastrutture ad altissima velocità in Piemonte e Valle d’Aosta.