LA TRIMESTRALE

Tim tiene testa alla pandemia: ricavi a 3,8 miliardi. Gubitosi: “Ottimista su rete unica”

“Uscita di scena di Enel favorisce trattative”. Intanto si va avanti sull’infrastrutturazione. Attivate 424mila nuove linee ultrabroadband retail, il +119% anno su anno, 9,1 milioni di unità con un incremento del 23%. In crescita anche le linee mobili, a quota 30,2 milioni. Nella number portability miglior risultato tra gli operatori infrastrutturati. A luglio parte la sfida fiber to the football

Pubblicato il 19 Mag 2021

tim-170913225428

È la banda ultralarga la voce più in crescita nel bilancio di Tim relativo al primo trimestre 2021. Da gennaio a marzo sono state attivate 424mila nuove linee ultrabroadband retail, il +119% anno su anno, raggiungendo i 9,1 milioni di unità con un incremento del 23%. Nel fisso accelera la migrazione della base clienti verso la banda ultralarga anche grazie alla spinta impressa nella copertura in fibra ottica, in particolare nelle aree bianche, che ha consentito di raggiungere oltre il 92% delle famiglie italiane con linea fissa.

E la telco continua a tenere alti i riflettori sul progetto di rete unica AccessCo: durante la conference call con gli analisti l’Ad Luigi Gubitosi si è detto “ottimista”: “Ci sono voluti 8 mesi per Enel per materializzare l’offerta di Macquarie. I fatti sono che Cdp sarà azionista di maggioranza e che Enel scomparità e avremo Macquarie. Enel ha rallentato le nostre trattative ora le cose saranno saranno più facili e l’interazione con gli altri attori più veloce”.  “Capiremo più rapidamete se sarà possibile raggiungere un accordo e ora Macquarie entra in gioco e ha l’obiettivo di guadagnare da questa transazione. Siamo sulla stessa lineaa d’onda, vogliamo aggiungere valore e Macquarie vuole avere un mercato della fibra migliore per l’Italia e noi vediamo delle opportunità”, ha aggiunto Gubitosi evidenziando che “l’obiettivo del Paese è completare una rete in fibra e lavorare su cloud, edge computing e intelligenza artificiale. Penso che ci saranno sviluppi positivi e questo emerge dall’importanza che il governo dà a questa attività”, con le risorse del Pnrr.

L’azienda ha chiuso la trimestrale con ricavi a 3,8 miliardi di euro, in linea con il primo trimestre 2020, nonostante la pandemia. E si è registrata una crescita del 3% anno su anno dei ricavi della telefonia fissa domestica. “La nostra guidance resta invariata essendo il primo trimestre in linea con le nostre aspettative”, ha puntualizzato Gubitosi.

In crescita anche le linee mobili, a quota 30,2 milioni, con un aumento di 52mila linee sull’ultimo quarter 2020.” In un mercato che rimane competitivo nella parte a minor valore (clientela low-spending), prosegue il trend di stabilizzazione della base clienti: nella ‘mobile number portability’ (ovvero il flusso verso altri operatori, pari a -74 mila linee) Tim registra per il terzo trimestre consecutivo il miglior risultato tra gli operatori infrastrutturati. Al tempo stesso il settore vede il flusso delle portabilità ridursi complessivamente del 18% anno su anno, a dimostrazione del raffreddamento della competizione nella parte a maggior valore (clientela high-spending)”, si legge nella nota dell’azienda a seguito del cda chiamato ad approvare i conti.

Chiudono con il segno più anche il segmento Business e Wholesale domestico: nel primo si è registrata un’accelerata dei ricavi (+30% anno su anno) grazie ai servizi innovativi (Ict, Cloud, soluzioni IT) e al contributo positivo della partnership con Google Cloud.

Nel Wholesale Domestico i ricavi da servizi di telefonia fissa nel primo trimestre 2021 sono aumentati dell’8,7% anno su anno, beneficiando della continua migrazione dei clienti verso l’ultrabroadband.

L’Ebitta organico di Gruppo si è attestato a 1,6 miliardi di euro (-1,3% anno su anno) e quello della Business Unit Domestic a 1,3 miliardi di euro, -2,6% anno su anno rispetto all’esercizio precedente. “Entrambi i risultati sono in crescita al netto di alcune discontinuità sul costo del lavoro, come ad esempio l’applicazione del contratto di espansione, già presente nel primo trimestre 2020 e che nel corso di questo esercizio partirà dal mese di maggio”, spiega l’azienda.

Le azioni di contenimento dei costi hanno portato ad un’ulteriore consistente riduzione rispetto all’anno precedente (-8,9% anno su anno sulla base addressable).

Riguardo agli investimenti  si sono attestati a 0,7 miliardi di euro, in linea con il piano e con “un trend in aumento nel trimestre (+26,8% anno su anno) legato al rallentamento imputabile al Covid nel primo trimestre 2020 e allo sforzo profuso nel 2021 per accelerare i processi di crescita e trasformazione in Italia (reti in fibra, Cloud & Data center, partnership con Dazn) e Brasile”.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 si è ridotto di 5.590 milioni di euro anno su anno (5.120 milioni di euro su base After lease), attestandosi a 21.155 milioni di euro (16.591 milioni di euro su base after lease). L’equity free cash flow ha contribuito per 469 milioni di euro (307 milioni di euro su base after lease).

“Nel primo trimestre 2021 – si legge nell’allegato alla nota – l’emergenza Covid-19 ha comportato per il Gruppo Tim il sostenimento di oneri non ricorrenti, al lordo degli effetti fiscali, per circa 12 milioni di euro, oltre a ciò i valori, includono sia oneri non ricorrenti connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale sia accantonamenti per contenziosi, transazioni, sanzioni di carattere regolatorio e potenziali passività ad essi correlate oltre a oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti. Nel primo trimestre 2020 l’emergenza Covid-19 aveva comportato il sostenimento di oneri non ricorrenti, al lordo degli effetti fiscali, per complessivi 26 milioni di euro connessi principalmente a rettifiche di ricavi (15 milioni di euro) conseguenti alle iniziative commerciali di Tim Spa a supporto della clientela per il contrasto dell’emergenza e a costi operativi per 11 milioni di euro riferibili principalmente ad accantonamenti ed oneri connessi alla gestione dei crediti”.

Riguardo alle prossime sfide c’è quella del fiber to the football: “Il calcio da luglio andrà sulla fibra, una vera rivoluzione” ha detto Gubitosi, ricordando che Dazn si è aggiudicato i diritti televisivi per il prossimo triennio della Serie A (7 partite su 10 in esclusiva più altre tre non in esclusiva), con Tim che fungerà da partner tecnologico e distributore. “Sky ha vinto solo le tre partite meno importanti e quindi sul satellite resta solo quello da vedere”, ha proseguito Gubitosi per il quale ormai Timvision si può dire che “sia diventato un must del panorama televisivo italiano”. Il calcio apre per Tim un “importante e significativo driver di crescita che potremmo definire fiber to the football”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati