Il mercato globale delle torri per le telecomunicazioni sta vivendo una crescita robusta, innescata principalmente dalla consapevolezza dei vantaggi che si possono ottenere attraverso la condivisione delle infrastrutture. Lo sharing consente infatti agli operatori di risparmiare sui costi e di accelerare la distribuzione dei dati. Il giro d’affari del settore è passato dunque dai 46,9 miliardi di dollari registrati nel 2023 ai 49,29 miliardi di dollari stimati per il 2024, e dovrebbe raggiungere un valore di 73,38 miliardi di dollari nel prossimo decennio. La previsione è di Gii Research, che calcola un tasso di crescita del 5,1% nel periodo che va dal 2025 al 2032.
I principali driver di crescita del mercato
Secondo gli analisti, è stata innanzitutto l’affermazione della tecnologia 5G ad alimentare questa espansione. La nuova connettività richiede infatti un’infrastruttura più densa con un maggior numero di torri cellulari e piccole celle per ottenere una copertura adeguata e una sempre maggiore velocità dei dati. Inoltre, l’aumento dell’utilizzo dei dati mobili, i progressi tecnologici e la continua necessità di densificazione della rete contribuiscono fattivamente a rendere ancora più dinamici gli investimenti.
La crescita del mercato delle torri di telecomunicazione è determinata anche dall’ingresso nello scenario globale dei dispositivi intelligenti. Con l’aumento della diffusione degli smartphone e di vari smart device, si avverte la necessità di infrastrutture che consentano una copertura più ampia e una migliore capacità per i servizi voce e dati. Inoltre, la proliferazione delle applicazioni IoT, in particolare negli ambiti della smart city, dei veicoli autonomi e di altri settori di frontiera, deve poter contare su una solida base infrastrutturale.
Le restrizioni che rischiano di frenare l’exploit
Il mercato delle torri di telecomunicazione ha però di fronte a sé diverse limitazioni che potrebbero ostacolarne la crescita. I significativi investimenti iniziali per la costruzione e la manutenzione delle torri, per esempio, costituiscono una forte barriera all’ingresso, in particolare per gli operatori più piccoli o in aree con risorse finanziarie limitate.
Inoltre, il processo di acquisizione dei terreni appropriati e dei diritti di installazione può risultare piuttosto complesso, specie in geografie afflitte da una burocrazia in qualche caso opprimente, come quella italiana. Garantire l’espansione delle infrastrutture di telecomunicazione, in particolare nei centri urbani densamente popolati e nelle regioni rurali remote, vuol dire dunque riuscire ad appianare questi ostacoli sviluppando un approccio strategico all’offerta di connettività.