Vodafone ha effettuato la prima videochiamata al mondo via satellite utilizzando uno smartphone standard da una postazione remota. Dopo il successo dell’esperimento, il gruppo prevede di lanciare il servizio entro il 2025 e poi di diffondere la tecnologia per i suoi utenti in tutta Europa nel corso del 2026.
Come funziona la tecnologia
Il test ha stabilito una connessione tra l’amministratore delegato di Vodafone, Margherita Della Valle, e l’ingegnere Rowan Chesmer, che si trovava sulle montagne del Galles, dove non c’è segnale di rete.
A differenza degli attuali servizi satellitari, non c’è stato bisogno di una parabola speciale, di un terminale o di un telefono satellitare per ottenere la piena connettività mobile a banda larga. Il servizio ha rispecchiato l’esperienza delle reti mobili 4G e 5G esistenti, consentendo di utilizzare gli smartphone di tutti i giorni per passare automaticamente dalle reti spaziali a quelle terrestri.
“Abbiamo utilizzato l’unico servizio satellitare in grado di offrire un’esperienza mobile completa con un normale dispositivo, in modo da ottenere tutto, dalla voce al testo alla trasmissione di dati video, ed è per questo che abbiamo fatto una videochiamata completa”, ha spiegato Della Valle, che ha aggiunto: “L’obiettivo è quello portare il servizio ai nostri clienti il prima possibile”.
Per fornire velocità di trasmissione fino a 120 megabit al secondo agli smartphone standard Vodafone utilizza i cinque satelliti BlueBird di Ast SpaceMobile in orbita terrestre bassa. Il gruppo è un investitore di Ast SpaceMobile, insieme ad AT&T, Verizon, Google e altre aziende, tutte ugualmente interessate a distribuire servizi satellitari per colmare le lacune nella copertura di rete.
In gara ci sono anche Apple, i cui dispositivi, a partire dall’iPhone 14, sono in grado di utilizzare i satelliti per inviare messaggi ai servizi di emergenza, inviare messaggi ad amici e familiari e condividere la posizione utilizzando connessioni a bassa larghezza di banda, e Samsung, che offre funzionalità simili. Mentre T-Mobile e SpaceX di Elon Musk stanno testando i satelliti Starlink per fornire servizi di testo, a cui in futuro si aggiungeranno voce e dati.
Gli use case possibili
Il lancio del gateway space-to-land di Vodafone è avvenuto presso la sede britannica di Newbury, a ovest di Londra, dove Della Valle è stata affiancata dall’astronauta britannico Tim Peake. Il gateway riceve i segnali inviati dallo smartphone di un utente attraverso il satellite e li collega alla rete principale. Peake, che nel 2015 è stato il primo britannico a visitare la Stazione Spaziale Internazionale e a fare una passeggiata nello spazio, ha dichiarato che la fornitura di copertura mobile tramite la tecnologia spaziale è una “svolta incredibile. Dopo aver trascorso sei mesi sulla stazione spaziale in un ambiente piuttosto remoto e isolato, la possibilità di avere una connessione con la famiglia e gli amici è incredibilmente importante”, ha dichiarato.
“Il compito di Vodafone è quello di far connettere tutti, ovunque si trovino”, ha detto Margherita Della Valle. “La nostra rete europea 5G sarà ora completata da una tecnologia satellitare all’avanguardia. Stiamo portando ai clienti la rete migliore e connettendo persone che non hanno mai avuto accesso alle comunicazioni mobili prima d’ora. Ciò contribuirà a colmare il divario digitale, consentendo alle persone di ogni angolo d’Europa di tenersi in contatto con familiari e amici o di lavorare, oltre a garantire una connettività rurale affidabile in caso di emergenza”.