Barbieri: “Torri, polo unico competitivo sulla scena internazionale”

L’Ad Ei Towers: “Digitale terrestre tecnologia competitiva ancora per 15-20 anni. Ma con l’integrazione può nascere un operatore forte”

Pubblicato il 27 Mar 2015

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“In Italia gli operatori di telefonia mobile si stanno ponendo il problema della cessione dell’infrastruttura. Lo hanno fatto in Spagna in Francia e Regno Unito. La prima a muoversi è stata Telecom Italia che sta valutando la quotazione delle torri. Un’altra società che ha avviato la cessione delle torri è Wind”. Lo ha detto Guido Barbieri (nella foto), amministratore delegato di Ei Towers, intervenendo questa mattina all’assemblea dei soci che ha votato quasi all’unanimità per l’aumento di capitale a servizio dell’operazione.

Barbieri ha sottolineato i vantaggi della creazione di un operatore unico delle torri per la trasmissione del segnale televisivo: “Il digitale terrestre è una piattaforma che sarà competitiva per i prossimi 15/20 anni – ha sottolineato -. Ei Towers e Rai Way sono due società gemelle entrambe quotate, potrebbero andare avanti ancora così. Ma secondo me è arrivato il momento di realizzare un progetto di integrazione: le due strutture sono all’altezza di un progetto ambizioso e l’unione creerebbe un operatore veramente forte a livello internazionale. Il progetto ha una sua grande solidità”.

“Abbiamo partecipato alla gara per le torri Wind – ha proseguito Barbieri riferendosi all’asta per le torri Wind -. Abbiamo modo di dire che la nostra presenza fosse molto gradita alla controparte e non siamo stati timidi per la componente finanziaria. Eravamo pronti a pagare multipli più alti rispetto al nostro multiplo di dodici volte, che ha caratterizzato le acquisizioni di Ei Towers. Non abbiamo voluto fare il passo più lungo della gamba. Abertis, che è tre volte noi, ha fatto un passo compatibile con la sua gamba”.

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