LA GOVERNANCE

Bassanini: “Agenda digitale, serve ministro senza portafoglio”

Il presidente della Cassa Depositi e Prestiti lancia l’idea di un responsabile all’interno del governo con una delega specifica. E sulle Ngn: “Servono investitori di lungo termine, come la Cdp”

Pubblicato il 05 Dic 2012

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Per realizzare l’Agenda Digitale occorre, all’interno dell’esecutivo un coordinatore dotato di poteri che potrebbe anche essere un ministro senza portafoglio. A lanciare l’idea è il presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, nel suo intervento ad un convegno sulle telecomunicazioni.

Per l’Agenda Digitale, ha osservato Bassanini “serve all’interno del Governo un responsabile che abbia una delega. Un coordinatore dotato di poteri che potrebbe essere anche un ministro senza portafoglio con un ruolo di coordinatore”. L’idea piace a Roberto Sambuco, capo del dipartimento Comunicazioni del ministero dello Sviluppo economico. “Si potrebbe benissimo istituire – ha detto Sambuco – un ministro senza portafoglio, così come esiste nella Commissione europea”.

Affrontando il tema delle reti di nuova generazione, Bassanini ha ricordato che “per realizzare le Ngn servono investitori di lungo termine, che sono sempre più rari, ma Cdp è uno di questi”. “Le banche non sono in grado di investire, sia per le condizioni in cui si trovano che per i vincoli di Basilea 3 – ha spiegato Bassanini – Quindi tra gli investitori di lungo termine ha inserito appunto Cdp ma anche qualche “soggetto straniero che si potrebbe attivare, come i fondi pensione”. Sulla modifica delle regole di remunerazione verso un modella “Rab” Bassanini ha detto: “Se l’Autorità si muove verso un sistema regolatorio tariffario orientato non al costo ma all’incentivazione degli investimenti, cosa che nell’energia ha funzionato benissimo, è una cosa positiva”.

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