La Cassa depositi e prestiti è pronta a "valutare" i progetti per colmare "l’evidente ritardo" accumulato dal Paese nella infrastrutture della telefona fissa, ma "non può erogare contributi a fondo perduto, può fare investimenti con un ritorno di lungo-medio periodo". Lo ribadisce alla Camera il presidente Franco Bassanini che, insieme all’ad Giovanni Gorno Tempini, è stato ascoltato alla commissione Trasporti sulle prospettive delle reti Ngn. "Mentre sulla rete mobile – osserva Bassanini a margine dell’audizione – siamo al passo con gli altri Paesi, il ritardo sulla rete fissa va recuperato per favorire la competitività economica del Paese e poiché l’intervento pubblico è difficile, allora o lo fa Telecom o un altro soggetto; finora l’unico che ha fatto una proposta è stato Metroweb, con il quale siamo impegnati a sostenere un progetto per la fibra ottica to home nelle principali città italiane, ma se ci saranno altri progetti li valuteremo".
In un documento consegnato alla Commissione si assicura che la Cassa depositi e prestiti "è pronta a fornire il proprio contributo facendo leva sulle sue caratteristiche di investitore e finanziatore di lungo periodo, mettendo a disposizione un ventaglio di strumenti sia di debito, sia di equity". La Cdp "ovviamente, dovrà accuratamente valutare la redditività la sostenibilità e il merito del credito dei progetti".
Nella nota si ricorda che la Cassa è presente nel settore delle tlc attraverso la partecipazione del Fondo F2i in Metroweb, società che si pone "un ambizioso progetto di sviluppo che a partire dalle principali città metropolitane e dai distretti industriali imprima un’accelerazione all’infrastrutturazione in fibra ottica del Paese". Secondo la Cassa "far leva su un prototipo di questo genere, con il coinvolgimento dei principali operatori del settore, permetterebbe di dare impulso al ricorso ai capitali privati, beneficiando del sostegno da parte di Cdp".