ELEZIONI 2013

Bernabè: “Agenda digitale, ora passiamo alla fase operativa”

Su quali strategie di legislatura deve puntare il nuovo governo? Quali sono i tre punti prioritari da affrontare nei primi 100 giorni? Rispondono i top manager dell’industry Ict. Ecco la ricetta del presidente esecutivo di Telecom Italia

Pubblicato il 22 Gen 2013

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Nel corso del 2012 il Governo ha adottato diversi interventi legislativi che costituiscono un efficace punto di partenza per colmare, almeno in parte, il forte ritardo accumulato dall’Italia nello sfruttare le rilevanti opportunità di crescita rese possibili dall’utilizzo delle nuove tecnologie Ict. Si deve ora passare alla fase operativa promuovendo un effettivo ed accelerato sviluppo delle reti di nuova generazione, fisse e mobili. A tal fine, appare prioritario procedere alla predisposizione dei bandi di gara per l’assegnazione dei fondi per il completamento del Piano nazionale Banda Larga, di quelli previsti per il Mezzogiorno nell’ambito del Piano di azione “coesione” e di quelli messi a disposizione dalle Regioni.

Inoltre, come previsto dal Decreto Legge “Crescita bis”, sarebbe opportuno ampliare l’ambito applicativo del credito di imposta (su Irap e Ires), rapportato al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, per la realizzazione di nuove infrastrutture – in particolare Ngn e interventi mirati all’azzeramento del digital divide – con contratti di partenariato pubblico-privato, anche alle opere infrastrutturali di importo inferiore a 500 milioni di euro. È necessario procedere al consolidamento di una serie di norme attuative delle disposizioni contenute nel recente Decreto Legge “Crescita bis”. In particolare, allo scopo di procedere rapidamente allo sviluppo delle infrastrutture della rete mobile Lte, dovrebbero essere approvate quanto prima le Linee Guida Ispra-Arpa in materia di limiti di esposizione elettromagnetica. In tal modo si ridurrà la necessità di individuare nuovi siti per le Srb, accelerando la copertura Lte del territorio nazionale e contribuendo alla riduzione del digital divide sul broadband.

Quindi, con innegabili benefici per tutti. Andrebbero, poi, messe a punto le misure a carico degli operatori licenziatari Lte per minimizzare le interferenze tra servizi Lte e Dvb-T. Infine, dovrebbero trovare concreta attuazione i provvedimenti in materia di domicilio digitale del cittadino, nonché quelli sul documento digitale unificato e sull’amministrazione digitale, strumenti indispensabili per la crescita tecnologica del paese.

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