L'INIZIATIVA

Bernabè: “Apprendistato, serve più collaborazione imprese-istituzioni”

Il presidente esecutivo di Telecom Italia plaude all’Alleanza lanciata dalla Ue per la lotta alla disoccupazione giovanile: “Da noi pieno appoggio”

Pubblicato il 02 Lug 2013

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Telecom Italia sostiene l’Alleanza europea per l’apprendistato, lanciata oggi a Lipsia. ”L’Alleanza ha il nostro pieno appoggio – ha sottolineato il presidente e direttore generale di Telecom Italia, Franco Bernabè -Dobbiamo ricercare tutti insieme nuove vie di collaborazione per cambiare atteggiamento e creare più e migliori apprendistati”.

Obiettivo del progetto europeo, che aggiunge un latro tassello alla strategia Ue per la lotta alla disoccupazione giovanile, è migliorare la qualità della formazione professionale ma anche dei contratti, prendendo a esempio le buone pratiche dei diversi paesi europei e adattandole ai contesti nazionali. L”Esortiamo tutte le parti interessate ad aderire all’Alleanza europea per l’apprendistato e a promuovere maggiori e migliori contratti di apprendistato in Europa”, hanno detto i commissari agli Affari sociali Lazslo Andor e all’educazione Androulla Vassiliou, ricordando che ”l’apprendistato può svolgere un ruolo cruciale nella lotta alla disoccupazione giovanile, dotando i giovani delle competenze e dell’esperienza richieste dai datori di lavoro”.

L’attività dell’Alleanza è sostenuta dalla prima dichiarazione comune della Commissione europea, della presidenza del Consiglio dei ministri dell’UE e delle parti sociali a livello europeo, vale a dire Confederazione europea dei sindacati (Ces) Etuc, BusinessEurope, Centro europeo delle imprese a partecipazione pubblica e delle imprese di interesse economico generale – Ceep e Unione europea dell’artigianato e delle piccole e medie imprese – Ueapme. L’Alleanza promuove misure che saranno finanziate dal Fondo sociale europeo, dall’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e dal programma Erasmus+, il nuovo programma dell’UE per l’istruzione, la formazione e la gioventù.

Nei paesi che dispongono di efficaci sistemi di istruzione e formazione professionale (IFP) quali la Germania, la Danimarca, i Paesi Bassi e l’Austria, il tasso di disoccupazione giovanile è spesso più basso (nel marzo 2013 tassi più bassi si sono appunto registrati in Germania e Austria – entrambe con il 7,6% – e nei Paesi Bassi (10,5%) mentre i tassi più elevati erano quelli di Grecia (59,1% nel gennaio 2013), Spagna (55,9%), Italia (38,4%) e Portogallo (38,3%)). Nel suo ultimo esame trimestrale sull’occupazione e sulla situazione sociale nell’UE la Commissione sottolinea che l’apprendistato e i tirocini sono spesso un trampolino verso un posto di lavoro fisso. Questo è il motivo per cui l’apprendistato è un elemento fondamentale della Garanzia per i giovani, proposta dalla Commissione nel dicembre 2012 nell’ambito del Pacchetto sull’occupazione giovanile e adottata dal Consiglio nell’aprile 2013.

“Dobbiamo agire e unire i nostri sforzi per far sì che i nostri giovani acquisiscano le competenze di cui necessitano per il loro sviluppo personale e professionale” ha affermato la commissaria Vassiliou. “A fronte dei livelli inaccettabili di disoccupazione giovanile è necessario che i responsabili dell’istruzione e dell’occupazione collaborino urgentemente per agevolare il passaggio dei giovani europei dalla scuola al mondo del lavoro”, ha aggiunto il commissario Andor.

L’Alleanza sosterrà riforme nazionali volte a sviluppare e rafforzare i programmi di apprendistato. La Commissione invita tutti i potenziali partner, vale a dire autorità pubbliche, imprese, sindacati, camere di commercio, centri di istruzione e formazione professionale, rappresentanti delle organizzazioni giovanili e servizi per l’occupazione, ad aderire all’Alleanza. Essa li incoraggerà ad assumere impegni concreti per la mobilitazione di fondi pubblici e privati a favore di programmi di formazione sul modello dell’apprendistato.

In concreto, per esempio, la Tavola europea degli industriali sosterrà l’iniziativa Ue con una rete di “ambasciatori” delle imprese. L’Associazione europea delle camere di commercio e dell’industria, Eurochambres, invece, promuoverà partenariati basati sui progetti esistenti dei suoi membri in Germania, Spagna, Austria, Romania e Ungheria.

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