Bernabè: “Crisi serissima. Serve una mano ferma”

Appello del presidente esecutivo di Telecom Italia alla politica: “Ci vuole una guida sicura che faccia le scelte e le porti fino in fondo. Lo chiedono i mercati. La Bce può fare molto, ma non può surrogare il ruolo degli Stati”

Pubblicato il 06 Set 2011

In questo momento in Italia "quello che manca, quello che ci
vuole è una guida sicura con mano ferma che faccia le scelte e le
porti fino in fondo: questo è quello che chiedono i mercati".
Lo ha detto il presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco
Bernabè, commentando gli ultimi sviluppi della crisi e della
manovra.

Bernabè, a margine della Itu Green Standards Week, ha sottolineato
l'importanza del "costante stimolo da parte del capo dello
Stato perché vengano affrontati i problemi con coerenza, rigore e
in un'ottica di solidarietà nazionale: spero facciano quello
che lui chiede" perché "i problemi sono serissimi e
richiedono sacrifici enormi. C'è bisogno quindi di senso di
responsabilità e di grande amore per il Paese".

Bernabè non ha però voluto commentare le nuove ipotesi circolanti
sulle possibili misure, come l'aumento dell'Iva: "Le
ricette – ha spiegato – le deve dare la politica, non c'è un
surrogato alla politica".

Tra i problemi messi in evidenza dal presidente di Telecom c'è
anche quello che "si vive alla giornata: la Bce per un paio di
settimane, con i suoi interventi, ha fatto pensare che i problemi
non ci fossero, invece ci sono e sono serissimi". Le scelte,
ha proseguito, "devono essere coerenti" e devono essere
gestite "con fermezza, senso di responsabilità ed equità per
tutti i cittadini".

Parlando, più in generale, della crisi economica globale, Bernabè
ha sottolineato che "la situazione è veramente seria, perché
rispetto alla crisi del 2008, quella che ha visto coinvolte le
banche, c'erano gli Stati che potevano intervenire a sostegno
degli istituti e l'hanno fatto indebitandosi e assumendosi
l'onere del loro salvataggio". Adesso, invece, "il
problema è che per salvare gli Stati non ci sono istituzioni di
dimensioni adeguate: la Bce può fare molto e lo sta facendo, ma
non può surrogare il ruolo degli Stati".

Pertanto, a giudizio di Bernabè, gli Stati che hanno questi
problemi devono "trovare al proprio interno le risorse, la
leadership e la credibilità per affrontare la tempesta che sarà
ancora lunga".

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