Focalizzazione su Italia, Brasile e Argentina, ossia sui mercati
strategici, con l’obiettivo di stabilizzare il fatturato
consolidato grazie all’apporto del Latam. Recupero
dell’efficienza operativa e selettività negli investimenti.
Costante e progressiva riduzione dell’indebitamento finanziario
di Gruppo. E politica di incremento del monte dividendi
distribuiti. Questi i perni su cui fa leva il Piano industriale
2011-2013 di Telecom Italia il cui aggiornamento è stato
deliberato dal Cda dell’azienda.
E' sull'Argentina in particolare che sono puntati i
riflettori: "Siamo interessati ad aumentare la nostra
partecipazione in Telecom Argentina – ha detto l'Ad Franco
Bernabè -. Dobbiamo cercare di capire meglio in quanto ci sono
limiti normativi ma è nostro interesse analizzare attentamente le
possibilità".
'Il contributo della parte internazionale – ha puntualizzato il
presidente Gabriele Galateri di Genola – è veramente rilevante.
Siamo molto contenti degli investimenti che abbiamo in Brasile e in
Argentina. Se ci saranno opportunità evidentemente compatibili con
la struttura finanziaria Telecom Italia potrà aumentare il proprio
interesse verso l'America Latina. La parte internazionale è
una componente fondamentale della nostra strategia futura. Quindi
se ci saranno le opportunità evidentemente compatibili con la
struttura finanziaria, che rimane comunque la regola fondamentale
dell'azienda, perché no".
Riguardo a Tim Brasil "pianifichiamo di arrivare a 58 milioni
di clienti entro fine 2011, di aumentare la nostra quota di mercato
e di aumentare anche i profitti", ha annunciato Luca Luciani,
Ad di Tim Brasil. "Ci aspettiamo una crescita dell'ebitda
e del rapporto capex-vendite. Tim Brasil contribuirà in termini
positivi al cash del gruppo".
Tornando alle indicazioni sul piano per il triennio 2011-2013 il
Gruppo stima un free cash flow operativo cumulato di oltre 22
miliardi di euro, una posizione finanziaria netta rettificata di
circa 25 miliardi di euro a fine 2013 ed un incremento annuo del
monte dividendi pari al 15%.
Per il 2011 i target dei principali indicatori economici di Gruppo
includono la Business Unit Argentina: sono a parità di perimetro e
cambi, ed escludono oneri e proventi non organici. Ricavi e Ebitda
organici resteranno sostanzialmente stabili rispetto al 2010
(proformato considerando la BU Argentina consolidata per 12 mesi).
Gli investimenti industriali ammonteranno a circa 4,8 miliardi di
euro e l’indebitamento finanziario netto rettificato a circa 29,5
miliardi.
Il Cda ha approvato, inoltre, la relazione finanziaria al 31
dicembre 2010 (i dati consolidati incorporano la Business Unit
Argentina a partire dall’ultimo trimestre dell’anno). “Il
2010 è stato un anno di grande trasformazione per Telecom Italia
– commenta l’Ad Franco Bernabè – che ha accresciuto la
propria presenza in America Latina – ribilanciando così le
attività del Gruppo rispetto al mercato domestico – migliorato
considerevolmente la struttura patrimoniale e realizzato un
rilevante recuperò di competitività”.
“Anche quest’anno – continua l’Ad – abbiamo raggiunto il
target di Ebitda domestico pari a 9,8 miliardi di euro, e generato
oltre 6 miliardi di operating free cash flow a livello di
Gruppo”.
In forte aumento l’utile netto consolidato a 3.121 milioni di
euro, +94,7% rispetto a fine 2009. In diminuzione – per 2.481
milioni – l’indebitamento finanziario netto rettificato, che si
attesta a 31.468 milioni. Proposta, inoltre, la distribuzione del
dividendo per un valore di 5,8 euro cent per le azioni ordinarie e
di 6,9 euro cent per quelle di risparmio, con un incremento di
circa 160 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.
“I positivi risultati di bilancio di Telecom Italia, anche se
dovuti principalmente alla crescita nel mercato sudamericano,
devono essere la premessa più che per nuovi e maggiori dividendi,
per chiudere definitivamente con una politica di dismissioni e
tagli”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi,
Segretario Nazionale di Slc-Cgil. “Gli utili devono essere
utilizzati non solo per diminuire il debito ma anche per rafforzare
la competitività dell’azienda a partire dal mercato domestico.
In particolare l’azienda dovrebbe ora accelerare sugli
investimenti in nuove tecnologie e servizi, accompagnare ciò con
un forte segnale sulle reinternalizzazioni di attività pregiate,
sulla riconversione e su nuovi bandi per Telecom Italia ed SSC per
la riconversione professionale dei colleghi in solidarietà.
Occorre oggi accelerare per un riposizionamento delle
professionalità presenti in azienda, domani per una loro
valorizzazione. In prospettiva anche tornando a parlare di nuova
occupazione nell’ambito di tutto il gruppo Telecom Italia. Finora
ancora troppo timidi sono stati i passi fatti da Telecom in questa
direzione”.
I RISULTATI IN DETTAGLIO
GRUPPO TELECOM ITALIA:
Ricavi: 27.571 milioni di euro, +2,5% rispetto a fine 2009; -3,8%
la variazione organica
Ebitda: 11.412 milioni, +2,7% rispetto a fine 2009
Ebitda organico: 11.801 milioni di euro, +0,1% rispetto a fine
2009
Ebitda Margin organico: 42,8% (+1,7pp rispetto a fine 2009)
Ebit: 5.813 milioni di euro, +5,8% rispetto a fine 2009
Utile netto: 3.121 milioni di euro in aumento di 1.540 milioni
rispetto al 31 dicembre 2009; non considerando le partite non
ricorrenti l’incremento è stato del 18,4% rispetto al 2009
Free cash flow operativo: 6.213 milioni di euro (-85 milioni
rispetto al 2009) pari al 22,5% dei ricavi; 6.602 milioni (+304
milioni) escludendo esborsi legati a Sparkle
Indebitamento finanziario netto rettificato: 31.468 milioni di euro
in riduzione di 2.481 milioni (33.949 milioni a fine 2009)
QUARTO TRIMESTRE 2010
Ricavi: 7.672 milioni di euro; +11,2% rispetto al corrispondente
periodo del 2009; variazione organica -0,8% rispetto al quarto
trimestre del 2009 in netto miglioramento rispetto ai trimestri
precedenti: terzo trimestre -4,4%, secondo trimestre -5,3%, primo
trimestre -4,9%.
Ricavi domestici: 5.036 miliardi di euro (5.043 miliardi in termini
organici) -7,2% in termini organici rispetto allo stesso periodo
del 2009, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti
I ricavi da servizi mobili hanno registrato -8,9% nell’ultimo
trimestre del 2010
Ebitda: 2.937 milioni di euro, in crescita del 13,5% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente
Ebitda organico: 3.054 milioni di euro, in crescita del 2,7%
rispetto al quarto trimestre del 2009 in controtendenza rispetto ai
trimestri precedenti
Ebitda Margin organico pari a 39,8% in aumento di 1,4 punti
percentuali rispetto al quarto trimestre 2009