"Non si intravedono rischi nel percorso di continua riduzione
dell’indebitamento e sulla capacità di remunerare i nostri
azionisti". Lo ha detto Franco Bernabè, Ad di Telecom Italia,
in occasione del cda odierno che ha posticipato al 12 aprile
l'approvazione dei dati di bilancio 2009 "per disporre
delle risultanze degli approfondimenti in corso su TI
Sparkle", ha puntualizzato l'Ad. "Sono soddisfatto
delle evidenze dei primi mesi dell’anno: tutto il management è
fortemente impegnato sulle attività operative e sul
riposizionamento strategico avviato in coerenza con il piano
industriale, di cui daremo un aggiornamento il prossimo mese",
ha aggiunto.
E' fissata al 29 aprile la concvocazione dell'Assemblea e
restano confermate le date di stacco cedola (24 maggio) e pagamento
del dividendo (27 maggio).
In occasione dell'odierno Consiglio ha candidato alla carica di
amministratore Mauro Sentinelli (fino all'approvazione del
bilancio al 31 dicembre 2010), in sostituzione di Stefano Cao,
dimessosi alla fine del 2009.
Previsto anche l'aumento di capitale sociale che riguarderà
"iniziative in equity, in parte a pagamento, con emissione di
azioni ordinarie riservate ai loro beneficiari, e in parte a titolo
gratuito, mediante assegnazione di utili in forma di bonus share,
nei termini già indicati nel comunicato stampa diffuso il 25
febbraio scorso e che saranno meglio descritti negli appositi
documenti informativi a tempo debito pubblicati", si legge
nella nota emessa dall'azienda.
In funzione del “Piano di azionariato diffuso per i dipendenti
2010-2014” e del “Long Term Incentive Plan 2010-2015”, è
prevista l'introduzione di utili per i dipendenti della
società e delle società controllate mediante l’emissione di
azioni a titolo gratuito.
Inoltre il collegio sindacale intende affidare – a seguito della
scadenza dell'incarico a Reconta Ernst & Young (non più
rinnovabile) – a PricewaterhouseCoopers S.p.A. l'incarico di
revisione del bilancio separato, del bilancio consolidato annuale,
del bilancio consolidato semestrale abbreviato, del bilancio
consolidato incluso nel Form 20-F e dei controlli interni ai sensi
della sezione 404 del Sarbanes-Oxley Act. Poiché poi con il
rilascio della relazione sul bilancio al 31 dicembre 2009 scadrà
l'incarico di revisione di (non più rinnovabile ai sensi di
legge), l'assemblea degli azionisti sarà chiamata a nominare
un nuovo revisore, sulla base di proposta motivata del collegio
sindacale.
Riguardo al caso Sparkle, l'azienda punterebbe ad un concordato
fiscale da 300 milioni di euro per evitare il commissariamento,
secondo quanto riferisce il quotidiano Milano Finanza. E secondo
Libero un
dossier segreto rivelerebbe le responsabilità degli ex vertici
dell'azienda riguardo alle attività illecite commesse fra il
2003 e il 2007