La rete "nata per rompere le barriere", dotata di "una straordinaria capacità espansiva e di una forte portata culturale" ha bisogno però, a questo punto della sua evoluzione, di "un nuovo modello, di un nuovo sistema di regole" che ne governi lo svluppo impetuoso. A porre l’esigenza di una riflessione sui problemi legati alla tutela della privacy e delle libertà individuali è stato il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, nel corso del convegno di "Save the children", dedicato al tema dell’uso responsabile dei nuovi media tra i giovani.
"Con l’evoluzione della rete – ha detto Bernabè – sono emersi elementi positivi e negativi su cui oggi è necessario riflettere. La rete è nata per rompere le barriere ma poi lo spirito anarchico ha finito col prevalere". Per Bernabè "difendere l’autonomia della rete trova un oggettivo limite nella libertà individuale, nella protezione dei dati". "Oggi bisogna porsi il problema del sistema di regole che governa la rete. Dobbiamo andare verso un nuovo modello di rete per affrontarne lo sviluppo impetuoso".
Quanto poi ai giovani e al loro rapporto con Internet, per Bernabè il tema di fondo è quello legato al "gap generazionale, particolarmente forte in Italia dove abbiamo un basso grado di utilizzo della rete". "I genitori spesso – ha sottolineato – non possono accompagnare i ragazzi in rete perchè non la conoscono e troppo spesso i ragazzi sono lasciati soli". C’è dunque un problema di "educazione degli adulti. Solo in questo modo garantiremo i giovani nell’uso di Internet".